Nell’ambito delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, la biblioteca comunale e il Gruppo Ana di Cison di Valmarino ospiteranno questa sera, sabato 24 novembre, alle 20.30, al Teatro La Loggia, Massimo Bubola con la presentazione/concerto del suo libro “Ballata senza nome”.
A cento anni dalla battaglia di Caporetto, Massimo Bubola, nel suo spettacolo fonde le doti di musicista e una particolare sensibilità linguistica per far parlare i soldati morti in quell’importante evento storico.
La vicenda ci riporta indietro nel tempo. Nella basilica di Aquileia, il 28 ottobre 1921, c’è una donna che cammina tra undici bare allineate. È Maria Bergamas, è lei che rappresenta i tutte le madri italiane che hanno perso il figlio durante la Prima Guerra Mondiale. Maria deve scegliere, tra gli undici feretri, quello che verrà tumulato a Roma e che diventerà simbolo di tutti i soldati Caduti al monumento al Milite Ignoto.
La donna passa davanti ad ogni bara, le sfiora con la mano, ognuna di loro ha una storia da raccontare. Sono giovani, strappati alle madri e ai figli, ai loro amori, alla vita. Attraverso le voci di questi soldati Bubola porta il pubblico a rivivere in una trance empatica i momenti cruciali dei protagonisti, a riscoprire un’Italia scomparsa.
Massimo Bubola, nome di culto della musica d’autore italiana, poeta, musicista, scrittore, ha al suo attivo venti album che tracciano un percorso unico nella letteratura musicale del nostro Paese. Bubola vanta inoltre collaborazioni prestigiose. Con Fabrizio De André, scrive e compone due storici album “Rimini” e “L’Indiano”, contenenti brani come Don Raffaè e firmerà altre grandi canzoni popolari come “Il cielo d’Irlanda”. Nel 2006 ha pubblicato una raccolta di poesie dal titolo “Neve sugli aranci” e nel 2009 il suo primo romanzo, “Rapsodia delle terre basse”.
Negli ultimi anni si è dedicato alla riscoperta del patrimonio artistico, musicale e storico legato alle vicende della prima guerra mondiale in Italia. Da questo lavoro hanno avuto origine due album: nel 2005 “Quel lungo treno” e nel 2014 “Il testamento del capitano”, seguiti dall’album antologico “Da Caporetto al Piave “e dal libro “Ballata senza nome”.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: wikitesti.com).
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