Cison di Valmarino, confermata la condanna all’ergastolo per Sergio Papa: nel 2018 aveva ucciso i coniugi Nicolasi

Nessun colpo di scena nel processo di secondo grado per il duplice omicidio di Rolle. I giudici della corte d’assise d’appello di Venezia confermano la condanna all’ergastolo per Sergio Papa, accusato dell’omicidio volontario aggravato di Loris e Annamaria Nicolasi, barbaramente uccisi a colpi di roncola, nella loro villetta di via Marzolle, la mattina del 1 marzo 2018.

I giudici veneziani hanno accolto la richiesta della procura generale e respinto l’appello degli avvocati Fabio Pasquale Crea e Alessandra Nava che difendono il 37enne di Refrontolo.

L’uomo, in cella dal marzo 2018, si è sempre professato innocente. La difesa ha cercato di smontare in appello gli indizi di colpevolezza che in primo grado avevano portato alla condanna al carcere a vita con isolamento diurno di due anni.

Tanti gli elementi sui quali gli avvocati Crea e Nava hanno puntato, dall’identificazione di Papa come sospettato alla prova regina, il suo dna ritrovato in un frammento di materiale biologico prelevato dalle unghie di Annamaria.

Una linea difensiva respinta dai giudici veneziani. “Tenuto conto delle importanti e numerose criticità che questo processo presentava relativamente agli indizi che secondo noi erano particolarmente labili – commentano gli avvocati Crea e Nava -, riteniamo sia necessario attendere di leggere le motivazioni per capire quali sono stati gli elementi che hanno portato i giudici a esprimersi per la colpevolezza. Non ci fermeremo e andremo in Cassazione per dimostrare che Sergio Papa è innocente”.

Il duplice omicidio era stato scoperto nel pomeriggio del 1 marzo 2018, quando la figlia Katiuscia Nicolasi rientrando dal lavoro aveva trovato i corpi martoriati del padre Loris 72 anni e della mamma Annamaria di 67 anni.

Subito i sospetti si erano concentrati su Papa che, proprio le vittime, avevano sorpreso il giorno prima nella loro casa e riconosciuto. Secondo quanto stabilito dal processo, il giorno dopo il 37enne sarebbe tornato e avrebbe brutalmente ucciso la coppia di pensionati.

Pochi giorni dopo, mentre cercava di far perdere le sue tracce, il 37enne avrebbe confessato a un pregiudicato marocchino: “L’ho fatto per vedere l’effetto che fa”.

Il 10 marzo i carabinieri del nucleo investigativo di Treviso lo avevano individuato alla stazione di Mestre e lo avevano arrestato. Papa non ha mai confessato e ha sempre respinto ogni accusa. “Per me è stata una lunga giornata, ma alla fine è andata bene – commenta Katiuscia Nicolasi -. Grazie all’ottimo lavoro che è stato fatto fin dall’inizio. I miei genitori sono sempre con me e vivono attraverso di me”.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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