Cison di Valmarino, manutenzione e intervento ai rami del Grande Faggio, simbolo della Via dell’Acqua

Sono tornati lo scorso 4 febbraio i tecnici forestali e gli esperti arboricoltori che già la scorsa estate avevano monitorato lo stato di salute del Grande Faggio, la maestosa pianta di oltre 70 anni che sovrasta la Via dell’Acqua a Cison di Valmarino.

Era luglio quando, una notte, uno dei rami si era pesantemente schiantato a terra, scatenando la preoccupazione di chi era da sempre abituato a vedere la pianta sorvegliare il percorso (vedi articolo).

Già in quell’occasione gli esperti si erano recati sul posto per valutare quello che ero lo stato della pianta: la caduta del ramo aveva consentito di gettare luce sulla situazione interna, compromessa, della pianta.

Un fungo, chiamato Fomes, aveva provocato il degrado della struttura interna del tronco dell’albero: una “infezione” che non lasciava segni esterni e, quindi, non “diagnosticata” in precedenza.

A peggiorare la situazione, inoltre, c’era stata la pesantezza dei rami pendenti e sbilanciati della pianta, mentre la ferita generata dallo strappo, provocato dalla caduta del ramo, non si sarebbe potuto rimarginare.

In quel frangente gli “Amici del Rifugio dei Loff” si erano adoperati per sgombrare e rendere di nuovo percorribile la via, anche se l’attenzione era tutta rivolta verso il Grande Faggio, che lo scorso giovedì ha avuto un alleggerimento dei rami più pesanti: un intervento necessario per facilitare un processo di rigenerazione interna della pianta, anche se la situazione continuerà a essere monitorata nel tempo.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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