A Cison di Valmarino, e non solo, Maria Da Soller era nota come “Maria dea luce”.
Un soprannome che si era guadagnata grazie al lavoro di riscossione dei pagamenti delle bollette dell’Enel, fatto spostandosi di casa in casa a bordo di una bicicletta, non solo a Cison di Valmarino ma anche a Revine Lago, Tarzo, San Giacomo di Veglia, fino a Colle Umberto.
Chilometri di strada macinati a bordo dell’immancabile bicicletta fino a 55 anni, l’età della pensione, dopo la quale Maria Da Soller non aveva perso l’abitudine di pedalare nel cisonese per svolgere le varie commissioni.
E chi la conosceva, la ricorda in primis proprio per i suoi viaggi in bicicletta, un’immagine che tanti cisonesi, pensando a lei, si porteranno dietro.
Originaria della frazione di Soller, lo scorso 1 febbraio Maria Da Soller aveva compiuto 98 anni ed era uno dei simboli delle tradizioni di un tempo, quando per pagare le bollette della luce bastava attendere la “Maria dea luce” che arrivava alla porta di casa.
A 98 anni Maria Da Soller ha lasciato la sua famiglia, gli amici e chi la conosceva, dopo una vita che l’ha messa alla prova: rimasta vedova ancora giovane, si è rimboccata le maniche per crescere i due figlioli, Pio, deceduto quando quest’ultimo aveva 49 anni, e Graziella, figlia con disabilità che Maria ha sempre accudito con grande impegno.
Prove di vita che non le avevano tolto la tenacia per poter andare avanti, lavorando instancabilmente per condurre una vita circondata dagli affetti.
Maria Da Soller, infatti, ha fatto in tempo a diventare anche bisnonna, provando la gioia di poter trascorrere del tempo assieme alle pronipoti.
La sua scomparsa segna la perdita di un pezzo di storia del cisonese, una testimonianza di un patrimonio di tradizioni e una storia di vita che oramai non è così semplice poter ancora trovare.
Sicuramente, però, il ricordo di “Maria dea luce” non andrà svanito e oggi, mercoledì 30 giugno, alle 16 si svolgerà il funerale nella chiesa di Cison di Valmarino: un ultimo momento per poterla salutare e immaginare ancora una volta a bordo dell’immancabile bicicletta.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: per concessione della famiglia Da Soller).
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