Cison di Valmarino, Papa accusa i carabinieri e la Procura, rischia anche la denuncia per oltraggio e calunnia

Sergio Papa accusa carabinieri e procura: “Avete un comportamento stile mafia”. E ora rischia una denuncia per oltraggio a magistrato in udienza e calunnia.

Il 36enne di Refrontolo, a processo con l’accusa di aver ucciso Loris e Annamaria Nicolasi, durante l’udienza ha chiesto di fare spontanee dichiarazioni e ha accusato ancora gli inquirenti.

Ha ribadito che i carabinieri non avrebbero rispettato le procedure nel fermo e che lo avrebbero obbligato a spogliarsi fotografandolo nudo. E questa volta l’affondo è stato pesantissimo: “Quando si parla di queste cose dite che non sapete, che non ricordate. Stile mafia”.

A queste dichiarazioni, il pubblico ministero Davide Romanelli è insorto ed è intervenuto il presidente della corte. Il giudice Michele Vitali infatti ha disposto l’immediato invio degli atti alla procura per valutare eventuali reati in particolare: “In riferimento alla dichiarazione “in stile mafia” resa dall’imputato”.

L’udienza è poi continuata a porte chiuse su richiesta dell’avvocato Alessandra Nava che si è appellata “alla riservatezza delle persone intercettate”. Ciò che la difesa ha chiesto fosse sentito solo dalla corte, riguarda le intercettazioni ambientali effettuate dai carabinieri nei giorni successivi al delitto e che riguardano i familiari di Papa. Dialoghi che per la procura hanno un valore probatorio.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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