C’è un appuntamento nella Marca Trevigiana che è divenuto un rito, un’abitudine alla quale è difficile resistere. Basta dire la parola “Artigianato Vivo” e si accende la voglia di trascorrere una piacevole serata a Cison di Valmarino.
Questo accade da ben 39 anni, dal quel lontano 1980, quando alcuni cisonesi ebbero la brillante idea di valorizzare l’abilità degli artigiani di dare forma alla materia, rendendoli protagonisti della festa del paese che si svolgeva a cavallo di ferragosto, in concomitanza con il patrono dell’Assunta.
Qdpnews.it ha deciso di concedersi una serata a Cison, dove ai 200 artigiani sparsi lungo il borgo, si aggiunge la proverbiale ospitalità della Pro Loco e delle altre associazioni del luogo, con tanto di spettacoli culturali e musicali e con una offerta enogastronomica unica.
Una veloce sbirciata al programma e poi via per le vie del Borgo ad ammirare gli artigiani. Legno, pietra, ferro, carta, acqua, fuoco e sembra di tornare indietro nel tempo.
Le botteghe improvvisate nei portici e nelle stalle ,o nelle restaurate ex Cantine Brandolini e Case Marian, emanano il loro fascino e la gente lo percepisce.
Tra un artigiano e l’altro può capitare di imbattersi in capannelli di persone ferme ad ascoltare uno dei tanti gruppi musicali che si esibiscono lungo il percorso.
Ma c’è un’altra cosa che si percepisce a pelle; il calore umano e la cordialità dei volontari. Sono loro, un esercito di centinaia di persone, il valore aggiunto della manifestazione. Vederli all’opera sulle griglie o con gli spiedi o davanti ai fornelli o a portar via le immondizie è commovente.
La storia di Artigianato Vivo è la storia dei volontari che da 39 anni si passano il testimone di questa incredibile manifestazione.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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