Che la Vallata sia attraversata da una faglia, una frattura della crosta terrestre da cui si originano i terremoti, è noto. Ciò che non si conosceva era il punto preciso del suo passaggio.
A Cison di Valmarino lo studio di microzonazione sismica di terzo livello, portato avanti con i comuni di Miane e Follina e affidato ai ricercatori dell’università di Udine, è giunto a conclusione.
Nei mesi scorsi in due punti a sud del paese, in località Busi e tra il magazzino comunale e Mura, in piena zona agricola, sono state scavate due trincee che hanno permesso di individuare, al primo colpo, la faglia.
“Questo – annota il sindaco Cristina Da Soller – grazie alla passione per il territorio del cisonese e geologo Simone Bortolini che ha permesso agli studiosi dell’università di Udine di scavare entrambe le trincee individuando subito e in modo puntuale il passaggio della faglia”.
L’indagine sul campo è stata ultimata. Ora i ricercatori stanno completando gli elaborati. I dati raccolti vengono ora tradotti in aspetti tecnici e urbanistici utili al comune di Cison di Valmarino. “La prima ricaduta – spiega il sindaco – sarà il vincolo di inedificabilità a ridosso della faglia”.
Gli studiosi hanno evidenziato che la faglia è attiva e capace, cioè che si è attivata almeno una volta negli ultimi 40.000 anni e che è capace di generare fagliazione superficiale.
“La nostra zona – conclude Da Soller – fino ad oggi non aveva studi di questo tipo dal quale sono emersi risultati molto interessanti”.
(Foto: Comune di Cison di Valmarino).
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