E’ uno dei gioielli di Cison di Valmarino. Stiamo parlando del percorso naturalistico denominato “Le vie dell’acqua”, che si snoda dal centro storico del borgo, fino al Bosco delle Penne Mozze. Una serie di passarelle, canalette, ruote e resti di antichi mulini e cappellifici che costeggiano e attraversano il torrente Rujo.
Una straordinaria opera di ingegneria idraulica, immersa in una natura splendida, che ogni anno attira migliaia di visitatori. Alla fine degli anni Novanta è stata oggetto di un importante intervento di ristrutturazione, frutto della sinergia tra l’associazione “La via dei mulini”, l’amministrazione Comunale di Cison e la Comunità montana delle Prealpi Trevigiane.
Da quel lontano 1999, anno di conclusione dei lavori, ne è passata di acqua sotto i ponti e alcune strutture necessitano ormai di urgenti lavori di manutenzione. Dell’ordinaria manutenzione (pulizia delle canalette da foglie, ghiaia e muschio, comprese le piccole riparazioni) se ne occupa l’associazione “La via dei mulini”, la stessa che nel 2004 ha posato le passarelle lungo il percorso. Il problema sono gli interventi strutturali resisi necessari, la cui competenza è rimasta vacante.
In particolare il ponte-canale nei pressi della chiesetta di San Silvestro, sta letteralmente cadendo a pezzi. Il presidente della ”Via dei mulini” Michele Potocnik, esprime così tutta la sua preoccupazione: “Da anni ci occupiamo di tenere in ordine e pulite le canalette e delle passarelle, di più con le nostre forze non riusciamo a fare. Speriamo che a breve si riesca a mettere mano specialmente al ponte-canale, che sta crollando”. Un vero SOS lanciato alle autorità competenti con la speranza che questo angolo di paradiso venga preservato.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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