Cison, protagonista del Touring Club Italiano: il territorio tra le Bandiere arancioni delle eccellenze italiane

Il territorio di Cison di Valmarino da sempre ha incantato turisti e visitatori, divenendo la location privilegiata per esperienze come quella cinematografica del film “Mogliamante”, diretto nel 1977 da Marco Vicario sulla sceneggiatura di Rodolfo Sonego, con Marcello Mastroianni e Laura Antonelli nel ruolo di attori protagonisti.

Un territorio che ha visto ancora una volta i riflettori puntati su di sé: stavolta sono quelli del Touring Club Italiano, con un’immagine del territorio cisonese posta in primo piano sul sito dedicato alle Bandiere arancioni (www.bandierearancioni.it).

Le Bandiere arancioni sono un’iniziativa sorta nel 1998, da un’idea dello stesso Touring Club Italiano e condivisa con l’assessorato al Turismo della Regione Liguria, con l’obiettivo di certificare e promuovere i piccoli borghi di eccellenza dell’entroterra, che presentano un certo patrimonio storico-culturale e ambientale e che dimostrano di saper offrire al turista un’accoglienza di qualità.

Oltre a Cison di Valmarino, anche Asolo si è guadagnata questa certificazione.

Tra le caratteristiche richieste ai centri che si sono candidati, con una popolazione massima di 15 mila abitanti, c’è la buona conservazione del centro storico e una certa attenzione per la sensibilità verso il territorio.

Bandiere arancioni è uno strumento usato anche per analizzare gli effetti di questo stesso marchio in termini di visibilità della località, di potenziamento dei servizi e delle iniziative imprenditoriali a livello locale, a beneficio di turisti e residenti.

Sullo stesso sito, inoltre, Cison di Valmarino è protagonista di un approfondimento di Barbara Gallucci, tra “passeggiate, storie e ricette da non perdere”.

Vengono citate la chiesa di Santa Maria Assunta, villa Brandolini, Castelbrando, fino alla zona di Rolle, definita “un anfiteatro naturale di filari di vigne”.

Ma non viene dimenticato neppure il passo San Boldo, il Rifugio dei Loff, la Via dei mulini, che con i suoi lavatoi, le sue fontane e canalette va a impreziosire un percorso lungo il torrente Rujo, che testimonia la storia economica di un territorio fatto di persone e natura, impegnate in un costante dialogo tra loro.

Una nuova soddisfazione per Cison di Valmarino, che continua a essere un luogo prezioso per il territorio locale.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Touring Club Italiano).
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