Nessun alibi confermato per Sergio Papa (nella foto in alto), 35enne refrontolese, ora nel carcere di Santa Bona a Treviso con l’accusa di duplice omicidio: al momento sarebbe lui il presunto colpevole dell’assassinio dei coniugi Loris e Anna Maria Nicolasi (nella foto in basso), massacrati lo scorso 1° marzo nella loro villetta in via Marzolle nella frazione di Rolle.
Fin dal principio Papa aveva assicurato gli inquirenti del fatto di essere stato ospite della nonna il 28 febbraio, ovvero il giorno prima dell’omicidio, e di aver abbandonato l’abitazione dell’anziana nelle ore successive al delitto.
Un alibi che non trova riscontro, però, nelle parole della donna sentita ieri nel corso dell’incidente probatorio: inizialmente l’anziana non si sarebbe ricordata il giorno preciso in cui il nipote era passato da lei, per poi aggiungere invece come le avesse fatto compagnia il 25 febbraio, giorno del suo compleanno, fermandosi a dormire un’altra notte, ma sempre senza ricordarsi con precisione quando tutto ciò sia successo.
Ma l’attenzione ora starebbe ricadendo su un cittadino magrebino residente a Mogliano Veneto: lo stesso nordafricano, infatti, avrebbe raccolto delle confidenze di Papa nei giorni successivi all’omicidio, confidenze potenzialmente utili per la pubblica accusa.
Il nordafricano non si sarebbe presentato all’incidente probatorio di ieri e al momento risulterebbe irreperibile: per questo, il giudice avrebbe stabilito l’udienza per il 12 settembre, in maniera tale da consentire alle Forze dell’ordine di rintracciarlo.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
Qdpnews.it