Dopo il blitz di questa mattina dei Carabinieri del Noe a Cison di Valmarino, parla il padre del titolare della ex cava messa sotto accusa.
I militari sono intervenuti nel sito in via Madonna delle Grazie mettendolo sotto sequestro, con l’accusa che al suo interno sarebbero state conferite oltre 53 mila tonnellate di materiale non autorizzate, punto di arrivo di un traffico illegale di rifiuti che coinvolge diverse attività operanti nella provincia di Treviso e nel Veneto.
“Sono venuti a fare un controllo e stanno dicendo che non siamo autorizzati, mentre abbiamo un’autorizzazione concessa dal Comune di Cison di Valmarino per il recupero ambientale dell’ex cava – dichiara Matteo Lot (nella foto e nel video) Qdpnews.it, padre del titolare della cava – Stiamo scaricando terra da due anni, ma ora emergono queste contestazioni e che la cava sarebbe una discarica abusiva”.
“Un anno fa sono venuti qua, nel 2017 a maggio, hanno fatto le loro indagini ed è risultato che la terra è idonea – prosegue Lot – . Oggi invece si sono presentati qui e hanno fatto quello che hanno fatto. Comunque non ci preoccupiamo, siamo tranquilli, vedremo alla fine cosa succederà. Prima di ogni scarico vengono fatte le analisi su tutto ciò che viene conferito e non abbiamo mai preso materiale che non fosse idoneo”.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
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