Una parrucchiera molto nota nel cisonese Anna Rosa D’Agostin: il suo salone in via Pietro Mascagni ha compiuto 46 anni d’attività vedendo entrare dalla sua porta, il susseguirsi di ben tre generazioni. Una carriera lavorativa vastissima e gratificante che però è giunta al termine: fra un paio di giorni Anna Rosa andrà in pensione.
“Ho lavorato a Cortina d’Ampezzo – racconta Anna Rosa -, Madonna di Campiglio, Cattolica, zone ed esperienze diverse per 5 anni come dipendente. Quarantasei anni fa, il 6 settembre, sono entrata in questo salone e ho chiesto alla proprietaria se fosse vera la diceria che cedeva l’attività. Mi ha confermato dicendomi la cifra e io ho accettato subito”.
“Qui non mi conosceva nessuno – continua – perché avevo vissuto fuori per tanto tempo quindi è stata proprio un’avventura, una bellissima avventura con ovviamente anche degli scontri non da poco. Quando ho aperto, nel giro di 15/20 giorni avevo la fila fuori dalla porta; gente seduta per terra a capodanno, saltavano dentro dalla finestra mentre ero in pausa pranzo con la porta chiusa per essere le prime sedute, dato che una volta non si prendeva l’appuntamento. Per me Cison è stata una fortuna a livello professionale ed emotivo. Con le mie clienti mi sono trovata sempre veramente bene e ringrazierò ogni giorno questa comunità“.
Domenica 11 settembre nel salone di Anna Rosa è stata organizzata una grande festa, nata dall’idea del figlio Roberto Casagrande, per il pensionamento dell’amata parrucchiera.
“L’altro ieri abbiamo fatto una grande festa che è andata benissimo – dice D’Agostin -. Non mi aspettavo tutto questo successo: c’era tantissima gente, tutte le mie clienti da Conegliano, Pieve di Soligo, della Vallata e perfino una 95enne che è arrivata da sola in macchina. Mi hanno scritto tanti biglietti ringraziandomi per la mia disponibilità e mi hanno portato una montagna di dolci d’ogni genere. I miei clienti mi vogliono bene”.
“Ho tanti aneddoti simpatici – racconta sorridendo – ad esempio le clienti che arrivavano di fretta con una scarpa diversa dall’altra. C’era un viavai di pasticcini e pastine, ogni cliente che faceva gli anni portava la torta e il mio salone diventava una fioreria. Clienti oneste e semplici: una volta, soprappensiero, ho dato il resto alla cliente senza farmi pagare; dopo poco la signora mi ha chiamata e mi ha detto cos’era successo, è tornata e mi ha pagato”.
“Questo salone è casa mia – conclude – ho un affetto a parte il discorso economico che è stato importante, anche tutto il resto lo è stato: quello che ho dato e ho ricevuto. Non mi sono mai tirata indietro: orari, difficoltà, ultimo momento. La prima cosa che farò appena andata in pensione sarà andare al mare tre giorni perché non ho fatto vacanze quest’estate. Rimpiango solamente il fatto che ho dedicato meno tempo alla famiglia per concentrarmi sul lavoro”.
Una donna instancabile che ci ha svelato il suo segreto per una vita così frenetica: lo yoga. “Ho iniziato a fare yoga circa 30 anni fa. Mi avevano consigliato di fare ginnastica per via del lavoro e, partita per scherzo dato che a quei tempi era vista come una cosa particolare e da pazzi, ho iniziato a praticare lo yoga. Ad oggi dico sempre che se sono ancora qua, è per la spinta che mi dava questo sport: entravo stanca la sera e ne uscivo riposata”.
“È stata un esempio – aggiunge il figlio Roberto -. Una passione, un amore come il suo per il lavoro e la dedizione al di là dell’età, carattere e difficolta delle sue clienti, difficile da trovare. Ha faticato tantissimo perché faceva orari assurdi, però le risate e le soddisfazioni erano all’ordine del giorno. Tante clienti hanno testimoniato domenica che entravano che erano bambine, poi per la comunione fino al matrimonio, portando anche i loro figli”.
Ad affittare il salone ai primi di ottobre sarà la giovanissima mianese, originaria di Montebelluna, Beatrice Cervi.
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