Era l’agosto del 1999, Artigianato Vivo, a Cison di Valmarino: un gruppo di artisti, sette per la precisione, tra scultori del legno e artigiani del cuoio, noti in tutta la Regione, decise di realizzare il libro animato del “Mazarol“, raccontando a modo loro, la storia del borgo e dei suoi cortili ai piedi della Prealpi. Inserendo in ogni tavola la figura di quell’ometto mitologico, dispettoso con tutti che amava, ad esempio, legare le code delle mucche degli allevatori della zona.
Un quarto di secolo dopo, sempre durante Artigianato Vivo, lo scultore del legno Max Solinas, supportato idealmente da tutti gli artisti che parteciparono all’epoca, e aiutato dall’allievo Lorenzo Buffon, sta restaurando quell’opera d’arte che vuole far rivivere non solo il libro nel suo massimo splendore, ma anche i ricordi di un’epoca, ormai lontana, citando Alfonso Munno, che quegli anni li ha vissuti, è stata caratterizzata “da una follia (artistica) portata all’esasperazione”
Ma in quei pezzi di legno e pelle, decorati a regola d’arte, è racchiusa anche la storia del borgo, la vivacità artistica che lo ha sempre caratterizzato e l’inclusione che gli artisti hanno tra la comunità.
La copertina bruciata dalle fiamme, sputate dal mangiafuoco durante la cerimonia inaugurale, che doveva solamente “abbrustolirla” è un ricordo indelebile in chi 25 anni fa ha vissuto quell’edizione di Artigianato Vivo. Un’edizione magica a modo suo, che mostrò a tutta la Provincia la vivacità culturale del borgo, di cui si innamorò anche lo stesso Solinas, che decise di trasferirsi a Cison dopo quell’anno.
“Questo libro rappresenta la nostra storia fino al 2000 – spiega Ivo Possamai, presidente dell’associazione Via Dei Mulini a cui gli artisti hanno donato l’opera – e spiega quello che è anche la figura del Mazarol personaggio schivo, furtivo e dispettoso, ma dall’animo buono”.
Il libro del Mazarol, dopo la sua realizzazione è rimasto nascosto in un magazzino, poi quindici anni fa la decisione di spostarlo nella sede dell’associazione e da qui l’idea dell’amministrazione comunale di Cison di Valmarino di farlo restaurare, grazie a dei fondi del Pnrr.
“Abbiamo diversi progetti collegati ai fondi del Pnrr – aggiunge Cristina Munno, consigliera comunale con delega a Cultura e Artigianato – e questo è il primo. L’idea è di creare dei percorsi artigiani, dopo aver censito tutte le opere donate dagli artisti nelle precedenti edizioni di Artigianato Vivo”.
Il restauro ha visto il coinvolgimento di altri artigiani del paese, tra cui Fabio Floriani che ha costruito il supporto ligneo utile per l’esposizione: “Vogliamo valorizzare, sempre con i fondi ricevuti dal Pnrr, anche alcuni documenti storici – conclude Munno – come le riprese della realizzazione del libro fatte all’epoca da Natalino Merotto e che oggi sono state digitalizzate”.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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