Era il lontano 1995 e un’allora giovane Cristina Pin (nella foto) entrava all’ultimo istante nella lista ”L’obiettivo del Comune di Cison di Valmarino”, come candidato consigliere comunale. Un inizio in sordina, con poche preferenze, preludio però ad un’ascesa irresistibile che l’ha vista negli anni ricoprire il ruolo di assessore, vice sindaco e infine sindaco per tre mandati consecutivi dal 2004 al 2019.
“Per 24 anni il Comune di Cison di Valmarino è stato la mia vita: adesso è giunto il momento di guardare oltre e di pensare a nuove esperienze”, annuncia la prima cittadina.
Poche parole che non lasciano margini a dubbi: il sindaco decisionista, la donna dalle risposte molto dirette e poco politiche, quella cha in questi anni ha vissuto più in municipio che a casa, ha deciso di ritirarsi a vita privata.
E’ lei stessa a ripercorrere il quarto di secolo passato in Comune: “E’ stata una esperienza emozionante. Ho lavorato con persone straordinarie con le quali ho condiviso programmi che sembravano sogni e che siamo riusciti a trasformare in realtà. Mi vengono in mente le ex cantine Brandolini e le Case Marian, restauri resi possibili grazie alle sinergie tra enti pubblici, associazioni di volontariato, imprese private e cittadini”.
Se le si chiede di qualche momento indimenticabile nei suoi mandati, la risposta di Cristina Pin arriva immediata: “Il G8 dell’Agricoltura nel 2009: grazie al governatore Luca Zaia Cison per alcuni giorni è stato al centro della cronaca internazionale. Ma penso anche all’ingresso nei “Borghi più belli d’Italia”, al riconoscimento di Bandiera Arancione del Touring Club e da ultimo il Giro d’Italia al Passo del San Boldo il 31 maggio prossimo, soddisfazioni indescrivibili”.
Un‘ultima domanda, chi raccoglierà il suo testimone politico? “Sarà il gruppo che in questi anni ha ruotato attorno alla lista a prendere una decisione”, chiude Cristina Pin.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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