Il territorio…in formato presepe: personaggi e scenari del passato in mostra fino a febbraio

L'Antico Eremo di Rua di Feletto in miniatura
L’Antico Eremo di Rua di Feletto in miniatura

Nonostante si sia concluso il periodo delle feste, ciò non significa che le mostre di presepi siano definitivamente terminate.

Se alcune hanno chiuso i battenti con l’Epifania, altre invece rimarranno aperte ai visitatori fino agli inizi di febbraio e si tratta di vere e proprie rappresentazioni del nostro territorio, specialmente nella veste passata.

Segno di quanto i presepi siano anche l’occasione per rappresentare (e osservare) il nostro territorio da un differente punto di vista.

Un esempio è la Natività allestita dal gruppo degli “Amici del presepio di Santa Maria di Feletto”, che da più di vent’anni si occupa di immortalare uno scorcio sempre diverso del territorio del Comune di San Pietro di Feletto.

Il presepe è allestito in uno spazio di fronte alla chiesa della frazione e presenta due particolarità: la spiegazione di quanto raffigurato e la vista del territorio secondo i diversi momenti della giornata.

Da non dimenticare poi le statuine, che raffigurano i personaggi più conosciuti nel tessuto sociale e che si sono distinti nel territorio, per il proprio impegno all’interno delle associazioni o a favore della comunità.

La statuina raffigurante Alfredo Cancian

Ne è un esempio la statuina di don Nilo Tonon, storico parroco di Santa Maria, ma quest’anno vede, nel ruolo di pastore, anche la figura di Alfredo Cancian, artigiano che realizzò di proprio pugno alcune statuine di questa stessa Natività.

Una Natività che ha come sfondo lo scenario dell’antico Eremo camaldolese di Rua di Feletto, nella sua veste passata, completo delle cellette attualmente non più visibili in loco, in una sorta di ricostruzione storica del territorio.

Il prossimo anno potrebbe essere immortalato un angolo della frazione di San Michele di Feletto.

Il presepe di Santa Maria di Feletto sarà visitabile tutte le domeniche fino alla prima di febbraio, dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 18.

La rappresentazione del territorio rientra anche nella “sfilata” di presepi proposta dalla 27esima edizione della mostra allestita dall’associazione Molinetto della Croda a Refrontolo, aperta fino al 9 febbraio (il venerdì e sabato in orario 10.30-12.30 e 15-18, la domenica dalle 10.30 alle 18.30).

Una mostra allestita in un luogo che, per sua stessa definizione, è suggestivo e rappresenta una location adatta a un’iniziativa di questo tipo.

La veduta di Rolle nella mostra di Refrontolo

Le stanze del Molinetto, nella loro rustica storicità, accolgono svariate scene della Natività: a cogliere l’attenzione è sicuramente quella situata all’ingresso, dove è possibile scorgere il paesaggio agreste di Rolle, con la sua chiesa.

Una rappresentazione in miniatura di quello che è il nostro territorio locale.

Si prosegue poi per le stanze situate nei diversi piani dell’antico Molinetto, risalente al 1630 e tuttora in funzione.

Una particolare Natività in mostra a Refrontolo

Tronchi di legno, ferro e ortensie essiccate, vecchi setacci e casette in vimini sono soltanto alcuni dei materiali particolari utilizzati per i presepi. 

Scenari che variano nelle loro rappresentazioni, con giochi di prospettiva e rivisitazioni varie della Natività, allestite in ambienti orientali o palafitte.

A rinnovare la voglia di mettere in gioco la propria creatività sono stati artisti locali, ma anche provenienti dai territori delle province di Treviso, Venezia, Rovigo, Vicenza, Padova, Belluno, fino ad arrivare a Reggio Emilia, Bergamo e Udine.

Un prosieguo di queste mostre che svela quanto, anche concluso il periodo natalizio, resti sempre una certa voglia di presepi.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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