Il territorio in tasca, grazie a Lonely Planet Italia: la guida dedicata a “Treviso e le Colline del Prosecco”, firmata da una delle collane più prestigiose del settore (con 180 milioni di persone raggiunte da oltre 150 milioni di guide), è stata presentata ieri sera, lunedì, al Teatro Sansovino di Castelbrando.
Un evento a cui hanno presenziato molte autorità del territorio, da sindaci a imprenditori, da rappresentanti di associazioni di categoria a vertici degli enti turistici, emozionati nel veder raccontato su carta, con precisione e trasporto ma anche autorevolezza e semplicità, il loro territorio.
“Grazie anche alla guida si aumenterà la conoscenza e la capacità attrattiva dell’area delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene – spiega la presidente Montedoro – insieme agli altri tesori della provincia di Treviso, come meta che merita di entrare nell’Olimpo delle più importanti destinazioni turistiche internazionali. Questo porterà enormi benefici alla comunità in termini di aumento dei consumi, dei flussi turistici e di crescita per le attività commerciali e non. Abbiamo intrapreso un percorso strategico di promozione e valorizzazione che continua a dare i suoi frutti: le potenzialità di questa destinazione sono davvero tante e un grazie va a coloro che, con il loro impegno, lavoro e dedizione, stanno contribuendo a farle emergere, creando grandi opportunità di sviluppo, all’insegna della sostenibilità e della salvaguardia di questo patrimonio”.
Ad aprire la conferenza è stata il sindaco di casa Cristina Da Soller, che ha manifestato la propria emozione nel vedere proprio a Cison di Valmarino la presentazione del volume tascabile. Tra il pubblico c’erano anche i proprietari del castello, Massimo Colomban e Ivana Casagrande, più volte ringraziati dai relatori. A ricevere gli applausi del pubblico per il suo lavoro di organizzatore, capace di unire enti turistici, aziende e istituzioni, è stato anche il direttore dell’Associazione Colline Unesco Giuliano Vantaggi.
La guida, che è già stata presentata al Salone di Torino, si compone di diversi capitoli, uno dedicato a Treviso capoluogo e gli altri tre alle “porte” del Patrimonio, oltre a vari contenuti speciali, tra i quali viene indicato anche Asolo e del Monte Grappa.
Esiste anche una sezione dedicata al turismo slow e alle “giornate perfette”, in cui in un solo giorno si riescono a godere vari panorami e contenuti, sempre all’insegna del connubio enogastronomia-paesaggio, rapporto che determina secondo gli italiani una vacanza ideale.
La penna è quella di Denis Falconieri, che è stato condotto anche grazie ad altri grandi conoscitori del territorio, l’Unpli, Visit Prosecco Hills e Giovanni Carraro, a scoprire la ricchezza di quelle che, come ha asserito la presidente Marina Montedoro, dovranno essere riconosciute come Colline Unesco. Assieme all’autore e alla presidente, sul palco, c’era l’assessore al turismo per la Regione Veneto Federico Caner, il direttore di Lonely Planet Italia Angelo Pittro e il moderatore Giovanni Stefani.
“Ho una particolare simpatia per Treviso, per l’Abbazia di Follina, il Santuario di Santa Augusta e di Collagù ma anche Asolo e i panorami che ho potuto vedere in questo viaggio – ha spiegato Falconieri, che per un po’ ha dovuto esercitarsi nel dire “Prosecco superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg – Le nostre guide servono per rendere memorabile un viaggio, in modo che ci si ricordi di dove si è stati. Tornare a casa e dire: ecco, io sono stato qui. È comunque importante sapere di potersi anche perdere in un territorio così: guardare la guida in albergo o al ristorante per avere delle indicazioni e poi muoversi nel territorio liberamente”.
“Non mi capita spesso di vedere una platea così gremita a una presentazione – ha detto Pittro, direttore di Lonely Planet Italia, – Mi piace pensare la vostra presenza sia una forma di rispetto nei confronti del nostro lavoro ma penso che sia innanzitutto renda evidente la volontà e il desiderio di questo territorio di parlare di turismo, di accoglienza e di raccontare il territorio”.
Il direttore della collana ha anche affermato che in Italia abbiamo la fortuna di avere le stagioni e che questo ci dà un vantaggio rispetto ad altri Paesi: questo discorso è riconducibile all’intervento dell’assessore Federico Caner che ha descritto quest’estate come una grande opportunità per i 9 siti veneti Unesco.
“Turisti da ogni parte del mondo hanno già cominciato a visitare le nostre colline proprio a seguito del riconoscimento Unesco, tanto da segnare nel 2021 385 mila presenze annue, e contiamo di arrivare ad un milione nei prossimi 10 anni. Anche questo fa parte di un’offerta turistica di qualità di grande richiamo internazionale”.
Nel suo intervento, l’assessore ha ringraziato anche il presidente Luca Zaia, che ha appoggiato con trasporto la candidatura a Patrimonio dell’Umanità, ottenuta a Baku nel 2019. Sono stati citati in quest’occasione anche i consiglieri regionali Alberto Villanova e Sonia Brescacin e Fabio Gazzabin, che ha lavorato a lungo in Regione, ora sindaco di Arcade.
Alla presentazione è seguito un brindisi finale, offerto dal Consorzio di Tutela del Prosecco Superiore Docg, accompagnato da una specialità di cui, attraverso un video, è stata spiegata anche la storia: il “Gelato Veneto”, nato in Cadore e portato in tutto il mondo da giovani e determinati emigranti.
È stata la variante “al prosecco” a unire ancora una volta i patrimoni, da una parte quello delle Dolomiti e dall’altro quello delle Colline, entrambe destinazioni pronte a mettersi alla prova in un’accoglienza turistica di qualità, come secondo quanto descritto dalla guida.
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