Qualcuno non ha fatto particolarmente caso all’ambiente del set cinematografico, altri hanno guardato con un mix di felice sorpresa e incredulità, altri ancora hanno capito tutto subito e si sono ritrovati orgogliosi e ammirati di fronte allo schermo televisivo a vedere la bella piazza di Cison di Valmarino e i palazzi storici del centro del paese come ingredienti essenziali e di assoluto rilievo per la storia e le scene del film.
Alle 5 di ieri 16 marzo, il canale Rai Movie ha mandato in onda l’opera filmica “Mogliamante” del regista Marco Vicario, realizzato nel 1977 con due straordinari attori italiani protagonisti di una tormentata storia d’amore: Laura Antonelli e Marcello Mastroianni. Ha fatto sicuramente effetto, quarantacinque anni dopo l’anno della sua produzione, rivedere il centro cisonese, ben conosciuto e apprezzato a livello nazionale, molto prima della promozione del territorio dell’Alta Marca, e in particolare dell’area Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, un fattore culturale, ambientale e turistico di prim’ordine.
Il regista Marco Vicario, nato a Roma il 20 settembre 1925 e scomparso nella capitale il 10 settembre 2020, è stato anche attore, sceneggiatore e produttore, vantando al suo attivo opere di valore e notorietà. Da ricordare gli attori del film ambientato a Cison di Valmarino: William Berger, Luigi Diberti, Daniele Gabbai, Olga Karlatos, Leonard Mann, Stefano Patrizi ed Enzo Robutti, insieme agli interpreti principali Laura Antonelli e Marcello Mastroianni.
Altri elementi sicuramente degni di nota per questo film di Vicario, produzione Vides, girato in quello che poi è diventato uno dei Borghi più belli d’Italia: la sceneggiatura del trevigiano Rodolfo Sonego, la fotografia di Ennio Guarnieri e le belle musiche del compositore Armando Trovajoli, premiato infatti per la migliore colonna sonora al David di Donatello 1978.
Cosa colpisce in particolare in questo film di Vicario? Di certo, la bellezza e il talento artistico della diva Laura Antonelli, allora all’apice della sua carriera e popolarità, e la bravura di un Marcello Mastroianni sempre capace di esprimere mille volti e sentimenti da attore fuoriclasse. Peraltro, è lo stesso Mastroianni che viene annoverato a quegli anni tra gli assidui frequentatori del Quartier del Piave e della Vallata, in particolare della città di Pieve di Soligo, dove qualcuno ancora lo ricorda in serenità a passeggio con la figlia Chiara lungo il Soligo in Borgo Stolfi.
La piazza di Cison, le sue antiche dimore, gli interni e gli arredi d’epoca, gli incantevoli scorci notturni e diurni, le ricostruzioni d’ambiente e i figuranti sono stati protagonisti di una pagina di cinema che sarà sempre ricordata con grande emozione in Alta Marca.
(Foto: Rai movie).
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