Medaglia d’oro per Sophie Todaro e Jamilah al Bavaria Endurance Festival: “Sofferta, ricercata, ottenuta”

Trasferta vittoriosa a Buch, in Germania, alla “Bavaria Endurance Festival”, per la cisonese Sophie Todaro con Jamilah e la fiorentina Sandra Maria Cavalieri Kastner con Orejra, che ha portato ad un podio italiano.

L’atleta del Circolo ippico San Mamante e dei Cavalieri Cenedesi di Vittorio Veneto Sophie Todaro ha ottenuta la medaglia d’oro al CEI1 ai 100 km (Categorie Internazionali di Endurance) del “Bavaria Endurance Festival”, mentre Kastner ha ottenuto il secondo posto. Un podio che ha visto l’Italia trionfare in una gara con ben 249 iscritti per la disciplina dell’Endurance.

Una gara spettacolare con una rimonta negli ultimi due giri. Sophie e Jamilah concludono la loro prestazione ai 18,2 km/h, dando quasi 10 minuti di distacco sul secondo, con un ultimo giro ai 20.5 km/h di media.

“È stata una gara molto emozionante – dichiara Sophie Todaro -, alla fine del primo loop ero quindicesima con un ritardo di oltre di 18 minuti dal gruppo di testa. La cavalla Jamilah, in piena forma, mi ha permesso di recuperare e passare in testa alla fine del terzo loop, consentendomi al quarto di incrementare di dieci minuti finali il mio distacco dalla connazionale. Sono molto orgogliosa per questo risultato raggiunto. Ringrazio il mio team per il supporto ricevuto nonché Jamilah, che è la vera protagonista”.

“Sofferta, ricercata, ottenuta – commentano Nicoletta Callegher e il padre di Sophie Graziano Todaro -. Un binomio si incontra, si studia, si comprende col tempo e nulla arriva per caso: Sophie e Jamilah prime seguite da Sandra Maria Cavalieri Kastner con Orejra. Un podio italiano che lascia dietro Germania, Francia, Ceca, Belgio, Austria, Svizzera, Malesia e Norvegia con una rimonta di 37′ su tutti, 9′ di distacco dalla connazionale e ben 16′ dalla terza. Tutti i giudici e l’intera commissione veterinaria ci hanno spiazzati esultando a fine visita anticipando di un attimo il nostro urlo. Sophie e Jamilah, ci avete reso orgogliosi e possiamo dirlo commossi”.

“Come circolo siamo molto contenti, è una bella soddisfazione – aggiunge Giulia De Nardi, allenatrice al San Mamante -. Una gara all’esterno è un modo per confrontarsi con cavalli diversi e spesso importanti. Nelle varie fasi di crescita anche lei ha avuto altri cavalli e allenamenti: questo è il coronamento di tutto il lavoro e impegno che ha messo in questi anni. Una gara bella e professionalmente precisa: con testa, in progressione sempre aumentando. Il problema della velocità è che più si aumenta e più aumentano i rischi fisici e metabolici dell’animale. Finita la gara infatti il cavallo viene controllato e, se viene riscontrato che non è in buone condizioni, viene eliminato. Aver finito la gara e bene significa che c’è stato un buon allenamento a casa e una gestione corretta della gara”.

(Foto: per concessione della famiglia Todaro).
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