Grande successo e partecipazione per la seconda edizione del “Forum nazionale sul turismo sostenibile e i patrimoni dell’umanità”, con il tema “Dalle radici alle nuove tendenze: l’evoluzione del turismo sostenibile nei territori italiani” tenutosi ieri a CastelBrando in Cison di Valmarino.
Qui sotto la cronaca, continuamente aggiornata, del Forum.
“Sono al quinto anno qui e mi trovo veramente bene, mi sento a casa. Abbiamo imprenditori che ci guidano portando la loro mentalità nel club, dove ognuno ha un ruolo. L’oro di Parigi? Un’emozione indescrivibile. Sogni nel cassetto? Aprire un b&b qui, perché no. Anche partecipando a questi incontri noi stiamo capendo il valore di Conegliano” commenta Sarah Fahr, oro olimpico e centrale della Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano.
Diana Bianchedi, direttrice impatto e legacy Fondazione Milano Cortina si è così espressa: “Un valore aggiunto della nostra candidatura olimpica sono state le nostre eccellenze. Mancano circa 450 giorni all’inizio dei Giochi, ma il percorso che va fatto ora è fondamentale”.
Kristian Ghedina, ex campione di sci ha così dichiarato al Forum: “Ormai mi conoscono più per la “spaccata di Kitzbuhel” che per le altre cose che ho fatto. Cortina reggerà il turismo olimpico? Siamo un paesino di 5000 anime, ci sono grandi lavori in corso e grande fermento. Un’Olimpiade lascia tanto al territorio e alla nazione, purché si lavori anche per il post Giochi. Sono contento perché mi sono sempre piaciuti lo sport e l’adrenalina e quindi ho raggiunto i miei obiettivi. Anche se i più belli sono i miei figli di un anno e mezzo e 4 anni” conclude.
“A San Daniele del Friuli arrivano 300 mila turisti all’anno, circa la metà dei quali per motivi enogastronomici. Dopo 40 anni abbiamo interrotto una festa legata al prosciutto per “overtourism” e abbiamo iniziato a girare noi l’Italia” spiega Nicola Martelli, presidente del Consorzio del Prosciutto di San Daniele.
Il commento di Maddalena Fossati, direttrice de “La cucina italiana”: “Da anni stiamo lavorando per far sì che la cucina italiana sia riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. Il dossier è già a Parigi, verrà valutato nel 2025. So che anche altri Paesi “tifano” per noi in questo senso”.
“Nel 2022 la crisi energetica ha colpito duro anche le strutture ricettive. L’abbiamo affrontata con scelte energetiche nuove, il Pnrr ha aiutato molto. Stiamo passando dalle caldaie a gas alle comunità energetiche. Notizia positiva è che la “mancia detassata” sta prendendo piede tra i nostri dipendenti” dichiara Maria Carmela Colaiacovo, presidente dell’Associazione italiana Confindustria Alberghi.
Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide di Repubblica si è così espresso: “Lo slogan “The Land of Venice” è perfetto. Il turismo “di consumo” va sostituito con quello “consapevole”. E in Veneto si puo’. Come? Per prima cosa essendo credibili”.
“Per superare il turismo mordi e fuggi ci vuole coraggio. Due esempi: abbiamo contingentato gli ingressi in una villa storica sul lago di Como e aperto una casa museo a San Gimignano: chi vuole visitare quest’ultima viene “avvisato” che dovrà prendersi almeno un’ora di tempo. Chi lo fa ne esce soddisfatto. E anche a Como abbiamo riscontri positivi” chiosa Marco Di Luccio, direttore Beni del FAI.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con TEHA, promosso dalla Regione del Veneto e dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, con il supporto del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG e del Consorzio di Tutela del Prosecco DOC.
Il Forum ha visto la partecipazione di circa 200 esperti della filiera turistica, rappresentanti istituzionali e professionisti, che si sono confrontati sui temi centrali per lo sviluppo sostenibile dei territori italiani e delle economie locali, ed è stata l’occasione per presentare il Rapporto Strategico sul Turismo Sostenibile 2024, un documento chiave per l’orientamento di strategie e investimenti verso un turismo più consapevole e rispettoso del patrimonio culturale e naturale italiano.
Il Secondo “Rapporto Strategico sul Turismo Sostenibile e i Patrimoni dell’Umanità”, presentato da TEHA Group, offre un’analisi approfondita sullo stato del turismo in Italia, delineando sfide, tendenze e opportunità chiave e puntando a tracciare una roadmap per rendere l’Italia il riferimento internazionale per il turismo sostenibile.
Aperta questa mattina la seconda edizione del Forum Ambrosetti in tema di Turismo sostenibile e Patrimoni dell’Umanità, iniziativa ospitata nella location di CastelBrando, a Cison di Valmarino.
Il Forum è stato introdotto dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il quale ha ribadito come il flusso turistico stia “crescendo dal punto di vista qualitativo”, ricordando anche il ruolo nel territorio svolto dai vigneti storici.
Zaia ha poi marcato la necessità di avere un “Piano di gestione”, per “restituire il territorio meglio di come l’abbiamo restituito”. “Questo è un territorio che cresce a due cifre, puntiamo a milioni di presenze nei prossimi anni – ha proseguito -. È bene fare un percorso assieme e questo territorio, senza le produzioni, sarebbe stato abbandonato”.
“Come turismo siamo la prima Regione d’Italia, con 73 milioni di presenze e non possiamo abbassare la guardia: bisogna continuare a investire, essendo il turismo un’industria da 18 miliardi di euro – ha aggiunto -. Dobbiamo certificare l’offerta turistica e pensare al tema della salute e della sicurezza della vacanza. Il nostro obiettivo è quello di raddoppiare”.
“Il Veneto si distingue come una delle Regioni italiane con la maggiore affluenza turistica: nel 2023 ha registrato oltre 71 milioni di presenze, di cui il 69% rappresentato da visitatori stranieri. – commenta l’assessore regionale al turismo, Federico Caner – Questa straordinaria attrattività si riflette nei nostri numerosi siti UNESCO, tra cui Venezia e la sua Laguna, le Dolomiti, le ville palladiane, i cicli affrescati del XIV secolo di Padova e le Colline del Prosecco: luoghi che rappresentano l’essenza dell’identità veneta e sono i pilastri dell’economia turistica regionale. Il Veneto, infatti, guida la classifica italiana per il turismo culturale e paesaggistico, che rappresenta il 38% degli arrivi regionali, seguito dal turismo balneare con il 33%. Grazie alla sua varietà di offerta turistica, la Regione riesce a distribuire i flussi turistici durante tutto l’anno, mitigando l’impatto sulle singole destinazioni. Tuttavia, le sfide come l’overtourism a Venezia, che ospita il 12% dei turisti italiani su appena lo 0,1% della superficie nazionale, evidenziano l’urgenza di strategie sostenibili per bilanciare la crescita turistica e la tutela del patrimonio. Il nostro impegno va esattamente in questa prospettiva, verso un Veneto Aperto, Attento, Attivo, Attuale. Le 4A sulle quali verte anche l’intero Piano Strategico del Turismo che presenteremo in Giunta regionale”.
“Ciò che emerge chiaramente è come il Veneto non sia solo una meta turistica di eccellenza, ma un modello di innovazione e sostenibilità, in grado di coniugare tradizione e modernità – ha proseguito Caner -. La Regione si conferma leader nella promozione di un turismo che sa valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico, coinvolgere e rispettare le comunità locali e garantire un’esperienza autentica per i visitatori di tutto il mondo”.
“La gestione dei siti UNESCO non può essere, dunque, considerata separata dalla pianificazione strategica delle destinazioni turistiche. Per questo motivo, il Veneto punta su un modello di governance coordinata e sostenibile tutelando, da un lato, i suoi siti Patrimonio dell’Umanità, promuovendo, dall’altro, un confronto internazionale sulle grandi sfide, partecipando e ospitando eventi di rilievo capaci di favorire il dialogo e la promozione come il World Tourism Event e la Borsa Internazionale Siti Patrimonio Mondiale – ha concluso -. Inoltre, sono stati organizzati education tour e fam trip per operatori turistici e stampa, con focus su particolari destinazioni come le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e le aree che ospiteranno le Olimpiadi Invernali 2026”.
In videocollegamento ha detto la sua anche Daniela Santanchè, ministra del Turismo, la quale si è focalizzata sul tema della sostenibilità, “uno dei temi centrali, perché si tratta di preservare al meglio i nostri tesori, soprattutto per i nostri giovani – ha affermato -. Quando si parla di sostenibilità si deve pensare alla parte economica e sociale, ma anche ambientale, mettendo al centro il valore dell’uomo”.
“Siamo giunti alla seconda edizione di questo forum, che si propone come un punto di riferimento per il turismo a livello nazionale, con particolare attenzione alle tendenze emergenti nei Siti UNESCO. Siamo orgogliosi, come Associazione e in collaborazione con la Regione del Veneto, di aver ideato e organizzato questo evento innovativo proprio sulle nostre Colline, che aspirano a essere non solo una meta turistica a livello internazionale, ma anche un luogo di dialogo e confronto tra professionisti, operatori e istituzioni, al fine di orientare le politiche turistiche del futuro. Politiche che devono essere improntate alla sostenibilità, intesa nella sua accezione più ampia: ambientale, sociale ed economica. Siamo convinti che un territorio oggi riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità possa offrire indicazioni preziose per promuovere un nuovo modello di sviluppo territoriale e culturale, capace di valorizzare e proteggere il nostro patrimonio” dichiara Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Alessandra Priante, presidente di Enit, ha invece tratteggiato un quadro numerico sulla situazione del turismo in Italia, evidenziando la necessità di pensare al futuro.
“Il fenomeno dell’overtourism per me non esiste, perché significa delegare ad altri delle responsabilità – ha dichiarato -. Quest’anno abbiamo perso quasi 7 milioni di italiani, che non sono andati in vacanza”.
“I giovani che hanno potuto viaggiare hanno preferito l’outdoor – ha proseguito -. I turisti stranieri sono soprattutto americani, che hanno la bella tendenza di tornare e fidelizzare, di spendere e fare shopping. Il turista cinese, invece, è sempre più giovane”.
“I dati mostrano che aumentano i turisti stranieri, i quali si fermano più a lungo – ha aggiunto -. La sostenibilità per noi è prevalentemente sociale (ed è per noi il primo obiettivo), ovvero lavorare in prevalenza con i sindaci e i cittadini: bisogna portare le persone giuste, in accordo con i cittadini”.
“Al momento siamo la seconda destinazione per presenze internazionali e questa cosa dobbiamo mantenerla – ha continuato -. Il Covid non ci ha dato la sveglia per quanto riguarda la preparazione: il turismo non è ora, ma tra cinque anni, quindi dobbiamo prepararci. Dobbiamo lavorare sulla maggiore consapevolezza di quello che abbiamo, guardando a quella che è la domanda”.
Benedetta Brioschi (The European House – Ambrosetti) ha riferito che sono stati sintetizzati i concetti in “10 messaggi chiave”, e sono stati “mappati i 5 cambiamenti” che influenzano il turismo.
“I turisti sono stati influenzati nella loro scelta dai cambiamenti climatici e dalla situazione geopolitica internazionale – ha chiarito -. Il fenomeno dell’overtourism va gestito, mentre i turisti italiani stanno gestendo mete meno costose”.
“Il Veneto è una delle cinque regioni con il miglior matching, in tema di offerta turistica – ha spiegato -. C’è un equilibrio tra tutte le tipologie, quindi è fondamentale mettere a sistema tutti i tipi di sostenibilità. La qualità non è mai un incidente” ha concluso.
Valentina Reino (Airbnb) e Carlo Carollo (The Fork, in videcollegamento) hanno fornito una visione della situazione turistica anche dal punto di vista delle piattaforme web.
Massimo Colomban (CastelBrando) ha invece osservato l’importanza di superare i confini sul fronte delle progettualità, come ad esempio il collegamento delle piste ciclabili.
“L’associazione per il Patrimonio dell’Umanità sta facendo un lavoro encomiabile – la sua premessa -. Dobbiamo in primis ringraziare il lavoro dei nostri avi e per il futuro dobbiamo fare più coesione e più rete, agire di concerto, mettere assieme i progetti in funzione di un rilancio delle Colline del Prosecco”.
“Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco si sta muovendo da anni con grande impegno per valorizzare l’accoglienza sul territorio, offrendo, ai propri ospiti, esperienze immersive che abbracciano non solo la straordinaria bellezza del paesaggio, ma in particolare la ricca tradizione vitivinicola locale. Ospitiamo ogni anno un centinaio di visitatori, provenienti da diverse parti del mondo – dagli Stati Uniti al Giappone – tra cui buyer internazionali, Master of Wine, giornalisti e digital creator. Gli ospiti hanno l’opportunità di entrare in contatto con l’anima autentica del nostro territorio, vivendo esperienze che coniugano l’incontro umano con il profondo legame con la terra. La nostra strategia si basa su programmi personalizzati, attentamente studiati in base al profilo dei partecipanti. In particolare, si propongono momenti di incontro con i produttori, spesso organizzati come degustazioni collettive. Questo approccio collaborativo rappresenta un importante cambio culturale, trasmettendo agli ospiti un autentico senso di comunità, grazie a un’atmosfera conviviale che promuove il confronto tra i produttori e l’espressione condivisa del nostro territorio. Inoltre, grazie alla recente iniziativa dello Young Club Conegliano Valdobbiadene, composto da oltre 70 giovani under 35 delle nostre aziende associate, in collaborazione con Ascom – Confcommercio Treviso, abbiamo avviato un progetto di indagine sul ruolo del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG nella ristorazione locale. Con un questionario rivolto alla ristorazione, raccoglieremo dati utili a elaborare linee guida comuni per una comunicazione efficace del nostro prodotto e del territorio, rispondendo così al crescente afflusso turistico previsto nei prossimi anni” spiega Elena Moschetta, Consigliere del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.
Giancarlo Guidolin, presidente del Consorzio Prosecco Doc così si è espresso: “Siamo partiti da circa 100 milioni di bottiglie all’anno, adesso siamo a 618 milioni, cresciamo a un ritmo di +20/30 milioni all’anno. Siamo a fianco dello sport e dei suoi valori, che sono anche i valori della nostra denominazione e della nostra gente”
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Simone Masetto. Video: Matteo De Noni)
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