Per viticoltura eroica, si intende un sistema viticolo che si sviluppa su terrazze e gradoni con pendenze del terreno superiori al 30%. Nelle colline da Valdobbiadene a Conegliano ce ne sono molti di vigneti con queste caratteristiche e sono il simbolo della tenacia e della laboriosità degli uomini, che con le loro mani hanno saputo modellare un territorio tanto da farlo diventare patrimonio Unesco.
In questi giorni è in corso la vendemmia 2019. Ma si può conciliare la tradizione con la modernità? La risposta alla nostra domanda la troviamo a Rolle, poco distante dalla chiesa del borgo, sul vigneto di proprietà della famiglia Da Recco di Valmareno.
Qui la vendemmia la fanno i proprietari e un gruppo affiatato di amici, che vivono l’evento come una grande festa. I filari partono dalla strada e arrivano fino al fondo valle, con pendenze assurde. E allora entrano un funzione i quad, abilmente guidati da gente esperta, usati per il trasporto delle cassette d’uva lungo l’impervia salita fino al carro posizionato sulla strada principale. Un connubio perfetto tra il lavoro dell’uomo e un uso sapiente della meccanica che si rivela vincente.
Il vigneto è una poesia, gelsi, fichi, peri e anche alcune viti di barbera ne garantiscono la biodiversità. A mezzogiorno la vendemmia è conclusa e inizia la festa. Una gran tavola apparecchiata sotto il pergolato della “casera” a servizio del vigneto, pane fatto in casa, formaggio, soppressa e buzzolà, il tutto annaffiato da un ottimo prosecco.
Il tempo sembra essersi fermato e l’ambiente che ci circonda è rimasto quello che Zanzotto ha definito “Una cartolina mandata dagli dei”, con un’unica concessione alla modernità rappresentata dai quad.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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