Apindustria Servizi, l’Associazione Ville Venete, Castelli e Dimore Storiche, Università Ca’ Foscari Venezia e L’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene insieme in un progetto finanziato dal FSE-Regione Veneto per la competitività e attrattività delle imprese turistiche e culturali del territorio.
Sono stati presentati ieri, giovedì 11 luglio, nella location di Castelbrando a Cison di Valmarino, i risultati del progetto “Between Past and Future in the Land of Venice: tracce di un prestigioso passato tra Treviso e Belluno”, finanziato dalla Regione Veneto nell’ambito del programma del Fondo Sociale Europeo 2021-2027.


La progettualità, che vede capofila Apindustria Servizi, il braccio operativo di Confapi Treviso, mira a consolidare e valorizzare l’imprenditorialità e l’attrattività culturale del patrimonio storico delle Province di Treviso e di Belluno, con il fiore all’occhiello del sito UNESCO delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, favorendo la creazione di spazi di co-creazione e sperimentazione innovativa di nuove forme di arte e di espressione artistica. La sinergia tra artisti, creativi e luoghi d’arte, ha un duplice obiettivo: da un lato rinnovare e promuovere l’identità storica e culturale del patrimonio storico-testimoniale, dall’altro favorire l’attrattività turistica e la crescita economica.


Il percorso, presentato a luglio 2023 presso il Castello di Roncade, si è poi sviluppato con 4 seminari itineranti nel 2024. Al Museo nazionale Collezione Salce di Treviso il 25 gennaio, al Museo Archeologico Eno Bellis di Oderzo il 21 febbraio, all’Abbazia cistercense di Santa Maria di Follina il 21 marzo e al Palazzo Fulcis, sede dei Musei civici di Belluno, il 23 aprile.
Agli incontri, frequentati da una sessantina mediamente di partecipanti, hanno preso parte anche numerose Istituzioni pubbliche, quali gli Assessori della Regione del Veneto al Turismo Federico Caner e alla Cultura Cristiano Corazzari, nonché numerosi Amministratori locali, tra i quali il Sindaco di Treviso Mario Conte.
In questi appuntamenti si sono sperimentate nuove forme di narrazione del bene culturale, attraverso lo sviluppo di soluzioni digitali innovative e il coinvolgimento di imprese facenti parte del settore dello spettacolo e delle arti performative. Tra le attività progettuali, infatti, a CastelBrando si è svolta anche la realizzazione di uno spettacolo teatrale, a cura dell’artista Alessandro Rossi, direttore di RossoTeatro. Al centro della trama una storia ambientata nell’800, con protagonista un facoltoso artista inglese che ritrova la propria dimensione creativa e spirituale dopo aver vissuto per un lungo periodo in una dimora storica sita in Veneto.
Tale iniziativa, quindi, oltre a rappresentare una vera e propria opportunità di crescita e rilancio per l’intero territorio, potrebbe tramutarsi in una potenziale vetrina in occasione di importanti manifestazioni collaterali di livello internazionale, come ad esempio le Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
Facendo un primo bilancio, sono stati positivi e incoraggianti i risultati riscontrati: grazie alle progettualità sviluppate, infatti, la rete ATI Ville Castelli Dimore storiche del Veneto (nata nel 2020 sempre grazie alla partecipazione ad un progetto POR FESR) si è consolidata; da 30 aderenti, ora sono in 35.
Il confronto scaturito ha generato la condivisione e l’implementazione di competenze soprattutto organizzative e strategiche. La rete con gli stakeholder, inoltre, sta favorendo la creazione di nuove sinergie, come quella con la rete dei Musei Civici di Treviso, per un’offerta turistica integrata e maggiormente sviluppata. Un valore aggiunto è stata anche la visita studio al Castello di Spessa, sito a Capriva del Friuli, quale interessante esempio di come una dimora storica possa garantire un’offerta diversificata e perfettamente integrata al contesto in cui si inserisce, valorizzandolo.
Per quanto riguarda i prossimi passi, si tratta ora di sviluppare l’offerta turistica e il mercato, creare una struttura operativa che gestisca le progettualità dell’ATI, nonché dar vita ad una cabina di regia permanente, composta da pubblico e privato e con il cappello della Regione del Veneto, che abbia il compito di coordinare territorialmente la rete Ville, Castelli e Dimore storiche.
A tal proposito, il Coordinatore della Rete Ville Castelli Dimore storiche Ulisse Baldisseri ha dichiarato: “Sono consapevole ci sia molto lavoro da fare; proprio per questo, nel mio ruolo all’interno dell’ATI, ho fortemente voluto portare avanti queste progettualità. Sono state preziose opportunità per iniziare a dialogare tra noi, scambiarci buone pratiche e cooperare, al fine di creare un’offerta turistica integrata”.
“Altre simili realtà europee ci raccontano quali possano essere le grandissime ricadute della valorizzazione del patrimonio storico-architettonico e del paesaggio culturale per i territori esterni alle principali direttrici turistiche. Questo deve passare anche attraverso lo studio delle best practices, individuano soluzioni originali ed adeguate al nostro contesto, e che non possono prescindere da una strettissima collaborazione tra pubblico e privato. Tali azioni potranno anche avere effetti rilevanti per la destagionalizzazione e la distribuzione dei flussi turistici, e di contrasto ai fenomeni di over-tourism” precisa.
Nicola Zanon, amministratore di Apindustria Servizi, ha aggiunto: “Il turismo, oltretutto, rappresenta un fattore di traino e sviluppo anche per tutta una serie di micro, piccole e medie imprese che rappresentano il cosiddetto indotto, mobilitando un volano virtuoso del nostro saper ‘fare impresa’, a vantaggio della crescita di un intero territorio. La responsabilità di chi opera nel sistema economico, pertanto, dev’essere sempre quella di valorizzare le peculiarità, evitando così di disperdere il patrimonio artistico, storico e culturale che caratterizza ogni realtà”.
All’evento, moderato dal borsista, conduttore e autore Daniele Marcassa, hanno preso parte, tra gli altri, il Vicesindaco del Comune ospitante di Cison di Valmarino Marco Zanin, il quale ha portato i saluti di casa assieme all’imprenditore proprietario della struttura, partner di progetto, Massimo Colomban, la Presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline UNESCO del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Marina Montedoro, con il Site Manager Giuliano Vantaggi e Ulisse Baldisseri, Coordinatore della rete Ville Castelli e Dimore Storiche del Veneto.
Per Confapi Treviso è intervenuto il Vicepresidente Stefano Sutto, il quale, compiaciuto per la grande affluenza, ha ricordato la recente nascita del Gruppo Giovani Imprenditori di Treviso, nonché l’imminente costituzione del Gruppo Donne dell’Associazione.
Interessanti gli spunti del Direttore del Centro AIKU – arte impresa cultura dell’Università Ca’ Foscari di Venezia prof. Fabrizio Panozzo e delle borsiste dott. Annalisa Siciliano e dott.ssa Angela Vitale, i quali hanno trasferito con chiarezza e passione i risultati raggiunti nel progetto, frutto dell’analisi dell’ecosistema “Ville Venete” che ha evidenziato il forte legame tra economia, ambiente, società, cultura e identità del territorio.
Tra i risultati più importanti illustrati la necessità di mettere in rete e rendere fruibili le moltissime strutture storiche dislocate in tutto il Veneto; nel territorio, infatti, sono censite 3.828 Ville Venete, ma di queste solamente 861 sono visitabili al pubblico. Tra tutte le Ville visitabili 100 di esse svolgono attività economica e anche culturale e il territorio di Treviso e Belluno ospita circa il 35% di questa dimensione.
(Autore: Confapi Treviso).
(Foto: Confapi Treviso).
(Video a cura di Monica Ghizzo).
#Qdpnews.it