Volontari e amministrazione comunale in campo per ampliare la rete sentieristica cisonese con un occhio di attenzione alle famiglie. Percorribile un nuovo tracciato che riporta alla luce due storici sentieri che il tempo aveva reso non più praticabili e unisce Cison a Rolle.
“Tutto nasce – ripercorre il sindaco Cristina Da Soller – dalla volontà di ampliare l’offerta turistica cisonese nell’ambito escursionistico. Abbiamo una rete sentieristica molto sviluppata in ambito prealpino, dunque montano. Ora abbiamo voluto cercare itinerari più dolci e adatti alle famiglie, arricchendo così la scoperta del nostro territorio nella core zone del sito Unesco”.
Due sono stati gli interventi. “È stato riaperto il sentiero del troi del Lat su cui si erano schiantati vari alberi e poi è stato ripulito e sistemato un altro sentiero che dal lavatoio della Rosada porta a Zuel nei pressi dell’osteria del Cacciatore – dettaglia il sindaco -. I due tratti sono stati messi in rete tramite la stradina di Sant’Eurosia”.
Al momento è già stata una posizionata una segnaletica di minima così da rendere percorribili i due sentieri anche a chi non è del territorio. Il troi del Lat si prende ai piedi del Caldarment, nei pressi del magazzino comunale. Ha questo nome perché storicamente era percorso per portare il latte.
“Questi nuovi sentieri sono l’ennesima testimonianza della bellezza del territorio cisonese e dell’operosità dei volontari – sottolinea Da Soller -. Agli Amici del Rifugio dei Loff, alla Comunità di Mura, agli amministratori comunali ed a tutti i volontari va il grande merito di aver riportato alla luce e reso fruibili questi tracciati. Un grazie anche all’amministrazione comunale di Follina e ai volontari follinesi perché una parte del tracciato è stata fatta da loro visto che il nostro sentiero si inserisce, come variante, anche su un anello sentieristico da loro realizzato”.
(Foto: per gentile concessione di Cristina Da Soller).
#Qdpnews.it