Da viti e bulloni alla realizzazione di piccoli gioielli veneti: alla scoperta degli autogiro della famiglia Pagotto

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Dalla volontà di Enio Pagotto, classe 1936, nasce la Carpenteria Metallica Pagotto, che si occupa della costruzione di “Autogiro”: dei piccoli gioielli che hanno l’aspetto di un mini elicottero ma che sono a tutti gli effetti dei velivoli.

Enio è ancora attivo nella carpenteria e non riesce a stare lontano dal capannone dove il figlio Claudio, la moglie Antonella e il meccanico Thomas lavorano.

Claudio ha iniziato a costruire un piccolo aereo, quasi trent’anni fa, partendo dal disegno di un ingegnere francese. La passione per il volo, abbinata alla meccanica e a una manualità che susciterebbe l’invidia dei geni del Rinascimento, ha fatto il resto.

Oggi la loro piccola azienda, quasi invisibile dalla strada che collega Pianzano a Godega, è leader mondiale nella costruzione di questi autogiro capaci di trasportare una o due persone; sono muniti di un motore la cui potenza arriva fino a 110 cavalli, con un’autonomia di quasi 4 ore ad una velocità di crociera di 140 km all’ora.

In Italia siamo in due – racconta Claudio dopo un volo di collaudo effettuato presso il campo di volo, a Codognè, dove vengono provati gli “elicotteri” prima della consegna – cinque in tutta Europa. Ne abbiamo sfornati quasi 200 da quando abbiamo iniziato e oggi soddisfiamo un mercato internazionale che è in crescita, con 12 agenti sparsi in tutti i continenti. Oggi per me è un lavoro ma ricordo benissimo i primi voli. Partendo da viti e bulloni, minuterie e pannelli elettronici si arriva piano piano al prodotto finale, lo si ammira, si passano oltre 700 controlli di qualità e sicurezza e poi via verso il campo di volo; un’emozione veramente unica. La mia formazione è solo meccanica, non ho studiato ingegneria”.

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La passione, la manualità, la voglia di mettersi in gioco che da sempre hanno caratterizzato i veneti, continua a proporsi in queste piccole grandi imprese familiari che rimangono sconosciute anche nel territorio dove sono inserite; perchè sono fatte di persone abituate a fare e a tacere, ma che tuttavia sono il miglior biglietto da visita nel mondo intero di un “Made in Veneto” che ci rende orgogliosi.

Un’ulteriore prova che dimostra la caparbietà e l’ingegno della nostra gente.

(Fonte e foto: Pio dal Cin © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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