Il progetto “Il mio Comune: uno spazio dove crescere” porta in paese il riconoscimento nazionale “Cresco Award”

Il Comune di Codognè si è distinto a livello nazionale per progetti a favore del benessere dei bambini e dei ragazzi e per il sostegno alla Comunità Educante.

Mercoledì scorso a Genova, nell’ambito della 40° Assemblea Anci, gli è stato conferito il riconoscimento “Cresco Award” per il progetto “Il mio Comune: uno spazio dove crescere”. Molte sono le azioni coinvolte in questo progetto.

Iniziamo dalla scuola primaria, dove quello di Codognè è l’unico istituto comprensivo del territorio ad avere il costante supporto della pedagogista, per i bambini più fragili, per le famiglie, per le insegnanti, con l’obiettivo di sostenere il momento di accoglienza dei bambini, per favorirne l’inserimento nel nuovo contesto e creare momenti di scambio e di gruppo.

Continua poi il progetto “E se diventi farfalla” con laboratori d’arte ed educazione visiva progettati e curati secondo il metodo Bruno Munari, che sostengono tutti i nostri bambini e li accompagnano dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria. Da quest’anno scolastico per le classi prima e seconda è attivo un percorso yoga finalizzato a sostenere la crescita integrale dei bambini.

“Molto apprezzato è stato l’aver messo i bambini, le persone, la comunità al centro dell’interesse di questo progetto. Una comunità così valorizzata in grado di prendersi cura di sé stessa” spiega il sindaco di Codognè Lisa Tommasella (al centro nella foto).

C’è poi il doposcuola rivolto a bambini e bambine, ragazzi e ragazze frequentanti la scuola primaria e secondaria di primo grado che presentano fragilità personali o vivono situazioni di disagio famigliare. Il gruppo di lavoro è costituito da operatori del Comune e da insegnanti volontari in pensione e si svolge presso il Centro Oasi. Il progetto, ad elevata valenza sociale, possiede e comunica un potente messaggio: connettere le generazioni tra loro. Gli anziani si prendono cure delle giovani generazioni trasferendo conoscenze e competenze vivendo assieme un’esperienza, quella del tempo post scuola.

È stato avviato inoltre un progetto di “educativa di strada”, che nasce dal bisogno dell’amministrazione comunale e dei servizi sociali di conoscere ed intercettare le compagnie di adolescenti presenti nel territorio e non coinvolti in attività strutturate, al fine di prevenzione del disadattamento sociale, dell’emarginazione e la promozione del benessere e della partecipazione giovanile.

“Si vogliono offrire loro spazi di aggregazione e scambio, proposte di laboratorio, proprio per ridurre il disagio e favorire la partecipazione attiva al contesto sociale riducendo i comportamenti a rischio” precisa il primo cittadino.

“Il Comune di Codognè si è sempre mostrato attento a contrastare e ridurre la povertà educativa, cercando di creare e dare valore ad una Comunità Educante dove tutti i cittadini, nel rispetto delle sensibilità individuali, sentono e vivono l’impegno di partecipare e contribuire alla crescita educativa, culturale e sociale dei bambini e bambine, ragazzi e ragazze ma anche degli stessi adulti. – afferma il sindaco – Il comune vuole crescere una comunità educante informale, aperta, tollerante, costituita da processi di collaborazione di diversi soggetti in dialogo che, con intensità e modalità diverse, collaborano a promuovere prospettive e pratiche educative rispettose, inclusive e generative”.

“Vorrei ringraziare Nicola Martinelli (assistente sociale di Codogné), Roberta Isola e Luciana Di Liddo, Sonia Bortolot (pedagogista), l’istituto comprensivo di Codogné, tutte le insegnanti e la dirigente, gli educatori, le nostre scuole dell’ infanzia, le associazioni coinvolte e i tanti volontari che prestare il loro aiuto e il loro tempo perché le attività possano essere svolte” conclude il primo cittadino.

(Foto: per concessione di Lisa Tommasella).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati