Ha fatto ritorno a “casa”, dopo quarant’anni, la Pala di Maria Assunta Incoronata da Gesù, restaurata e riportata nella chiesa di Roverbasso lo scorso lunedì 15 agosto, festa dell’Assunzione di Maria.
La piccola chiesa ha visto partecipare una folla di fedeli alla santa messa con la presenza del parroco, don Lucio Marian, e del vicario parrocchiale, don Mauro Polesello. Ha presieduto la celebrazione don Mirco Miotto, incaricato diocesano per l’ufficio di Arte Sacra e direttore del Museo Diocesano che ha ospitato l’opera fino al suo completo restauro.
Presenti alla cerimonia e alla processione, che si è poi svolta anche nelle vie principali di Roverbasso, il sindaco di Codognè Lisa Tommasella, il consigliere regionale Roberto Bet e il maresciallo dei Carabinieri Marco Florio.
“Con questa novità la chiesetta di Roverbasso diventa ancora più preziosa per la comunità e per il territorio – afferma il primo cittadino di Codognè -, è già una struttura particolare a sé, con la facciata che ingloba il campanile, in stile nord-europeo, in più l’abside non è in asse con la navata ma è leggermente spostata, a riprendere quell’inclinazione del capo di Cristo sulla croce e anche questa è un’usanza particolare, più estera che locale”.
“Inoltre vi è un’altra pala, rientrata qualche anno fa nella chiesetta, che rappresenta i gironi con i santi e beati, ed è la pala che in tutta la Diocesi ha in assoluto più personaggi raffigurati” precisa Tommasella.
“Con questo restauro e il rientro della Madonna incoronata andiamo ad aggiungere un pezzo prezioso per questa chiesetta, che è già un gioiello per il territorio e la nostra comunità. Siamo orgogliosi di avere questo bell’esempio architettonico, artistico e anche religioso” conclude.
Non si sa con certezza a chi attribuire con certezza quest’opera, realizzata tra il Seicento e il Settecento.
(Foto: Pio Dal Cin).
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