Orologio della chiesa “zittito” di notte dopo la protesta al vescovo, scatta la petizione per farlo ripartire. La parrocchia: “Interrotta una consuetudine centenaria”

Fa discutere a Codognè la decisione di “silenziare” la campana dell’orologio della chiesa parrocchiale.

La lettera di un cittadino abitante vicino al campanile, indirizzata direttamente al vescovo diocesano Corrado Pizziolo, ha chiesto che l’orologio non funzionasse più durante le ore notturne in quanto arrecherebbe disturbi “a tutti gli abitanti del quartiere”.

La decisione che ne è conseguita ha scatenato diverse reazioni, in primis quella della parrocchia.

“L’orologio del campanile di Codognè – si legge nel più recente numero de “Il Foglietto”, strumento bisettimanale di comunicazione delle comunità cristiane di Codognè, Roverbasso, Cimetta e Cimavilla – in seguito ad una formale protesta, rivolta al vescovo Mons. Corrado Pizziolo, da parte di un cittadino di Codognè che dice di parlare “per e per conto di TUTTI i residenti nella zona adiacente al campanile” negli scorsi giorni è stato zittito nelle ore notturne (dalle 21 fino alle 7 del mattino)”.

“La richiesta è legittima – prosegue il messaggio de “Il Foglietto” – perché lo prevede la legge, ma dispiace: primo, perché era una consuetudine centenaria, secondo perché nessuno mai si era e si è rivolto direttamente al parroco per chiedere questa sospensione. Diverse persone avevano invece manifestato il loro gradimento per il battito delle ore anche durante la notte”.

A quanto pare, lo scoccare delle ore dal campanile in orario notturno non sembrerebbe disturbare tutti i residenti, anzi in paese sono fin qui state raccolte quasi cento firme di persone che protestano per la “sordina” messa all’orologio.

(Foto: per gentile concessione di un lettore).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati