Sì ai Panevin in “casa” a Codognè. Il sindaco firma l’ordinanza: “Dovranno essere rispettate le norme”

Tempo di restrizioni e, come per capodanno, anche i Panevin non sono stati risparmiati dalle disposizioni del Governo Conte.

A Codognè, per non perdere la tradizione, il sindaco Lisa Tommasella per la sera del 5 gennaio ha autorizzato i piccoli Panevin di famiglia firmando un’ordinanza che permette non superiori a tre metri per ettaro e dovranno osservare le norme di sicurezza sotto descritte.

L’accensione del Panevin dovrà avvenire con contenitori posti in prossimità della catasta contenenti stracci imbevuti di olio a lenta combustione o altro materiale combustibile non esplodente e dovranno essere presenti persone in numero adeguato con attrezzature idonee allo spegnimento, onde evitare la propagazione incontrollata del fuoco”.

“Dovrà essere impepdito il lancio o l’introduzione all’interno del panevin di petardi, mortaretti e o altro materiale esplodente, allo spegnimento si dovrà provvedere alla bonifica del luogo con i dovuti mezzi e attrezzature e dovrà essere garantito il completo spegnimento del fuoco e la combustibile del materiale“.

“Non sarà possibile celebrare questa usanza con i festeggiamenti di borgata o di frazione – afferma il primo cittadino – non saranno ammessi gli assembramenti, ma se volete farne uno per la vostra famiglia (solo nucleo familiare) all’interno della vostra proprietà potete farlo“.

Il sindaco Tommasella ha poi spiegato il motivo per cui è stata data questa opportunità: “Il Panevin è sempre un bel momento anche per i bambini, – precisa – Era importante secondo me dare un’alternativa alle famiglie, è un modo per passare un po’ di tempo assieme”.

(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati