Cerimonia per i 129 anni di Ottavio Bottecchia: un piccolo museo per il campione

Ieri martedì 1° agosto si è tenuta a San Martino di Colle Umberto, come di consueto, la celebrazione dedicata all’anniversario (quest’anno il 129esimo) della nascita del campione Ottavio Bottecchia.

L’iniziativa nasce in collaborazione con il Comune friulano di Trasaghis, ASD Ottavio Bottecchia, Team Ottavio Bottecchia e Pro Loco Colle Umberto. Nel 1923 Bottecchia partecipò per la prima volta al Tour de France e nel ‘24 e poi nel ‘25 vinse la Grande corsa.

Il tutto ha avuto inizio con la consueta cerimonia di deposizione dei fiori al monumento in via Boschetta a San Martino da parte delle autorità accompagnate dal sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Colle Umberto Maddalena Carraro, dal vicesindaco Marie de Pizzol e dall’assessore allo sport Matteo Sommariva.

Sono seguiti gli interventi delle autorità in un luogo inedito: la Mola di via fratelli Tandura, poco distante dai luoghi significativi legati alla vita del campione: il monumento, la casa e la tomba dove riposa.

Erano presenti il sindaco di Trasaghis Stefania Pisu e l’assessore Mamolo con l’ex Sindaco Ivo Dal Negro, il consigliere di Portobuffolè Walter De Martin e il Consigliere provinciale Mauro Fael. Presenti anche il fiduciario locale del CONI Treviso Sergio Faraon, il presidente provinciale FCI Udine Domenico De Filippo, il presidente provinciale FCI Pordenone Padrone, il delegato del CONI Pordenone Mauro Chiarot, il consigliere della FCI Bruno Battistella con gli “amici della pista”, il Pedale Gemonese, Maurizio Roman giudice nazionale della FCI, Roberto Venier in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Spilimbergo e Gino Pancino ex campione del mondo nel ‘66 e tanti cittadini e appassionati.

Immancabile la partecipazione dei pronipoti di Ottavio Bottecchia: Renato Zarpellon e Domenico Bottecchia.

Il sindaco Sebastiano Coletti ha spiegato che “la Mola è stata scelta, su proposta della presidente di Pro Loco Tiziana Gottardi, per ospitare un punto espositivo dedicato a Bottecchia che sarà gestito in convenzione dalla Pro Loco. Questo piccolo museo sarà temporaneo, nell’attesa di riuscire ad acquistare uno spazio per un allestimento definitivo, ma intanto permetterà di avvicinare e agganciare appassionati e magari possessori di cimeli e oggetti del Campione per poter creare una collezione che troverà in futuro un’appropriata collocazione. Ringrazio tutti coloro che stanno lavorando nel portare avanti il nome di Bottecchia sia da un punto di vista culturale e turistico come Pro Loco, ma anche sportivo come il Team Bottecchia, con una numerosissima presenza di giovani e atleti e i Comitati Provinciali di Treviso con il presidente Giorgio Dal Bo e il Comitato Regionale del Friuli Stefano Bandolin promotori della 5^ tappa Challenge. È stato bello per il paese rivedere il ciclismo protagonista nella terra di Bottecchia”.

Andrea Armellin, vicepresidente della Pro Loco, ha sottolineato l’importanza di Bottecchia come uomo, sportivo e militare. “Per Pro Loco è un onore poter promuovere un’eccellenza del territorio riconosciuta a livello nazionale e internazionale. Siamo i testimoni di due grandi centenari che ci permetteranno di rendere omaggio e di enfatizzare le gesta del nostro illustre concittadino per mantenerne vivo il ricordo e per lasciare ai posteri qualcosa di tangibile e duraturo in una sinergia tra associazionismo, amministrazione e federazioni. Si sta lavorando a tante iniziative per diffondere il valore dell’uomo attraverso, ad esempio, uno strumento universalmente conosciuto come il teatro, pregiandoci della preziosa e professionale collaborazione del Centro Teatrale Da Ponte di Vittorio Veneto con un’opera inedita dedicata a Bottecchia che diventerà itinerante per poter raggiungere un vasto pubblico, anche al di fuori dei nostri confini nazionali”.

La presidente di Pro Loco Tiziana Gottardi tornando sulla grande novità del museo temporaneo presso la Mola specifica che “quello è il luogo zero che riporta Ottavio a casa e che lo mette in pace con tutto ciò che ha vissuto e faticato a far arrivare a noi; come se ripartisse nello scrivere delle pagine nuove, una sorta di seconda opportunità. Tanto ha tribolato, anche nell’essere ricordato. Per non dimenticare è doveroso conoscere e promuovere perché nel passato risiedono le nostre radici e in questo luogo risiedono anche le radici della famiglia di Bottecchia perché qui vi hanno lavorato. Questo luogo è testimone di quanto radicata al territorio sia la figura del grande ciclista, eroe dall’aspetto spigoloso ma dal cuore buono e valoroso”.

Significativo l’intervento di Guido Salamon, grande appassionato di Bottecchia e membro della famiglia che ha donato la Mola al Comune di Colle Umberto.

(Foto: archivio Qdpnews.it – Comune di Colle Umberto).
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