Mentre sul portone del municipio spicca il fiocco azzurro per la nascita di Enea, figlio della vicesindaco e assessore Alessandra Covre, tiene banco in paese la questione emersa in consiglio comunale sulla gestione dell’impianto sportivo, il campo comunale di via Roma: l’amministrazione propone una gestione congiunta o condivisa.
È quanto emerge dalla risposta e dall’auspicio del sindaco Sebastiano Coletti ad una articolata interrogazione sottoposta dal consigliere leghista Oreste Scotton proprio sul delicato argomento delle convenzioni in atto, con il Vittorio Falmec SM Colle e sulle condizioni degli impianti sportivi.
“Sono fermamente convinto – spiega il sindaco – che tutta la comunità collumbertese si aspetti un nuovo corso ed un nuovo respiro nella gestione dell’impianto sportivo di Via Roma. E la gestione congiunta di Vittorio Falmec SM Colle e dell’Usd SanMartinoColle non rappresenterebbe un compromesso di comodo, ma una soluzione di buon senso; anche perché, diversamente, tutto andrebbe rimesso in discussione, a partire dal Protocollo d’Intesa iniziale del 2009”.
Si parte dal presupposto che in base agli accordi sottoscritti negli anni, la convenzione con il Vittorio Falmec SM Colle risulta scaduta in data 31 maggio 2020.
Il problema della pandemia ha costretto a sospendere inizialmente ogni iniziativa in relazione alla scadenza della convenzione ed il conseguente avvio dell’iter per una nuova convenzione. E in attesa di definire la situazione il sindaco ha firmato e concesso al Vittorio Falmec SM Colle il nulla-osta all’utilizzo di fatto del campo di Via Roma fino al prossimo 31 dicembre in attesa di rinnovo Convenzione.
Nel frattempo da settembre ci sono stati incontri poiché anche il SanMartinoColle squadra che opera nel comune, ha formalmente manifestato il suo interesse a concorrere nell’affidamento della gestione degli impianti.
“Abbiamo invitato le società a valutare e proporre un’istanza per la gestione tra loro congiunta, o comunque concordata – spiega il sindaco Coletti -, dell’impianto di Via Roma, al fine di poter poi procedere alla formalizzazione di un accordo pubblico-privato secondo la legge. Resto fiducioso che una soluzione condivisa verrà a breve trovata”.
Un accordo permetterebbe di evitare un affidamento tramite bando che non in effetti non avrebbe messo alcuno dei due sodalizi nella condizione di poter necessariamente ritenersi “vincitrice” a priori, posto che nella scelta sarebbero stati ponderati e comparati più requisiti ubicazione della sede sociale, ed anche l’offerta sportivo/formativa proposta”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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