Si chiamano Angela e Marco e sono i due poli di un’unione decennale che nella giornata di ieri si sono uniti in matrimonio, infrangendo in un certo senso le barriere imposte dal Covid-19.
È una bella storia d’amore che sboccia a Colle Umberto, una relazione che comincia con un colpo di fulmine quando avevano 15 anni lui e 14 lei. Il rapporto si costruisce attorno a una data, il 29 aprile, che, anche vista la coincidenza con il fidanzamento, non poteva essere rimandata.
Due giovanissimi che, nonostante il momento, immaginano un futuro assieme anche nella ripresa delle loro attività e nella ricerca di un nuovo equilibrio e che vengono supportati dalla comunità del paesino collinare, dove il sindaco Sebastiano Coletti li ha sposati proprio ieri, in municipio.
“Il matrimonio è soltanto nostro – spiega il neo marito – e di nessun altro. Abbiamo rinunciato agli elementi tradizionali, alla chiesa affollata, alla cerimonia, al banchetto e ai festeggiamenti. Alcuni dei nostri parenti sono arrivati da lontano, alcuni invece non hanno potuto. Lo scambio delle fedi ha un significato preciso”.
La cerimonia che si è svolta ieri, intima e riservata, ha previsto il coinvolgimento di poche persone in una sala ampia e arieggiata, rispettando tutte le normative di sicurezza: scherzosamente, una fotografia testimonia persino che il bacio tra i due è avvenuto in mascherina.
Anche Angela lancia un messaggio positivo ai coetanei che dovevano sposarsi in questo periodo dell’anno e che invece hanno dovuto rimandare il tutto a data da destinarsi: “se uno ci crede, non è un coronavirus a fermarlo”. Anche a livello economico un matrimonio può costare diverse migliaia di euro, secondo la coppia invece la cifra investita nella celebrazione non ha nessuna importanza.
“Oltre alla sposa ero emozionato anch’io – commenta il sindaco Coletti – ma la cerimonia è stata informale e intima. Mi sono sorpreso nel sapere che i ragazzi stavano assieme da dieci anni e che il loro decimo anniversario fosse proprio ieri, da qui l’insistenza nel sposarsi al mercoledì mattina. Queste nozze hanno dato coraggio a tutto il paese, ma non dobbiamo dimenticare di rispettare le regole perché l’emergenza sanitaria è ancora in corso”.
Punto dolente di questa storia è la luna di miele, che ancora non ha certezze, ma ai ragazzi sembra interessare poco: davanti a loro un viaggio ben più lungo e “avventuroso”.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
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