In vista della Giornata della memoria di domani, lunedì 27 gennaio, il Comune di Colle Umberto ha ricordato la Shoah in occasione di uno spettacolo teatrale allestito nella serata di ieri, sabato 25 gennaio, nella palestra comunale.
Una rappresentazione concepita in sole due settimane e che è stata anche uno strumento didattico per ricordare alle nuove generazioni le pagine oscure della storia del Novecento.
Lo spettacolo, dal titolo “Irena Sendler. La vita dentro un barattolo”, è stato messo in scena dai ragazzi delle classi terze della scuola media “Tiziano Vecellio” di Colle Umberto, seguiti dalla docente Antonella Segat, ed è stato un omaggio alla figura dell’infermiera e assistente sociale polacca che, collaborando con la Resistenza, è riuscita a salvare 2.500 bambini ebrei, prelevandoli di nascosto dal ghetto di Varsavia con ambulanze e altri veicoli, per poi portarli in salvo, affidandoli a famiglie cattoliche, sacerdoti e conventi, con la speranza di poterli un domani riunirli ai propri parenti.
I nomi dei bimbi, e dei luoghi dove erano stati nascosti, venivano annotati dalla stessa Irena in piccoli foglietti, conservati in vasetti di vetro sotterrati nel suo giardino di casa.
Irena venne scoperta e arrestata dalla Gestapo nel 1943, torturata e condannata a morte, ma grazie all’intervento della Resistenza, che riuscì a corrompere alcuni soldati nazisti, si salvò e visse da fuggiasca fino alla fine della guerra.
I registri dei bimbi conservati nei barattoli furono consegnati poi al comitato ebraico, il quale riuscì a rintracciare 2.000 di loro, anche se le famiglie di origine erano state, per la maggior parte, sterminate nei lager.
Nel 1965 lo Yad Vashem di Gerusalemme, l’ente nazionale per la memoria della Shoah, inserì Irena nell’elenco dei “Giusti tra le nazioni”, mentre nel 2007 la Polonia la proclamò eroina nazionale.
Una figura di donna che seppe opporsi alla tragedia del suo tempo e alla furia nazista, agendo secondo quella che era la propria coscienza. “Ogni bambino salvato con il mio aiuto è la giustificazione della mia esistenza su questa terra e non un titolo di gloria“, sono state le sue parole più celebri.
E proprio i ragazzi di terza media hanno saputo coinvolgere emotivamente il pubblico nella gremita palestra comunale, pubblico che non è stato avaro di applausi al termine della rappresentazione, grazie alla collaborazione con l’associazione Coll&Musica diretta da Rita Piaia e Aris Ramus, il coro di voci bianche guidato da Beatrice Fioretti, la regia di Margherita Piccin e la consulenza di Simone Carnielli.
“Ogni anno, questa giornata è per la comunità di Colle Umberto un evento. – ha spiegato il sindaco Sebastiano Coletti – Fortemente voluto e sostenuto anche economicamente dall’amministrazione che crede nel valore educativo dell’iniziativa. La qualità di questa proposta è rappresentata dalla sinergia tra scuola, associazione Coll&Musica, coro di voci bianche, Protezione civile, tutti i volontari, genitori e non, che si sono adoperati per la buona riuscita della serata”.
“Ringraziamo in particolare la professoressa Antonella Segat – ha aggiunto il primo cittadino – che ha seguito i ragazzi, la regista Margherita Piccin e Simone Carnielli: tre professionisti colleumbertesi che hanno dato e continuano a dare molto alla nostra comunità”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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