Il consiglio comunale approva il rendiconto 2020. Le minoranze votano contro. Coletti: “Bilancio in salute, nessun commissariamento”

Rispettato il termine imposto dalla Prefettura di Treviso pena il commissariamento per il Comune di Colle Umberto.

Il consiglio comunale, riunitosi ieri sera mercoledì, ha approvato a maggioranza il rendiconto 2020 che per legge doveva essere votato entro il 31 maggio. Contrarie le minoranze, “Il Futuro Comune – Ivano Piccin Sindaco” e la civica “Cinzia Uliana Sindaco”.

La discussione ieri sera è stata animata, a tratti anche infuocata, e si è protratta fino a quasi la mezzanotte. Le minoranze, tenuto conto del parere negativo al rendiconto espresso dal revisore dei conti, hanno votato contro.

“Il revisore dei conti – spiega il sindaco Sebastiano Coletti – aveva fatto due rilievi al rendiconto 2020. Il primo parere negativo era legato al precedente parere negativo espresso sul riaccertamento dei residui, che dunque si è riverberato sul rendiconto. In giunta, però, avevamo approvato il riaccertamento dei residui, uno degli atti propedeutici al rendiconto, con le contro-deduzioni dei responsabili d’area”.

“Il secondo rilievo – prosegue il sindaco – era relativo ad una differenza per 43mila euro tra entrate e spese in conto capitale. Il revisore dei conti ha sostenuto che andava valutata la necessità di vincolare per legge parte di quei soldi. E questo aspetto lo abbiamo superato con un emendamento dell’assessore al bilancio Egidio Amadio che ha chiarito la questione e vincolato 5mila dei 43mila euro agli investimenti. Emendamento che ha ricevuto il parere positivo del revisore del conti”.

Il sindaco in aula ha ribadito che il bilancio del Comune di Colle Umberto “è in salute ed è stata fatta una gestione oculata delle risorse. L’avanzo di amministrazione sarà impiegato nel corso del 2021 per nuovi investimenti”.

Il rendiconto – conclude Coletti – è stato approvato entro i tempi indicatici dalla Prefettura. Nessun commissariamento, dunque, per il nostro ente”.

In provincia, Colle Umberto non è stato l’unico Comune a non avere rispettato il termine del 31 maggio.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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