Non è stata ancora stabilita la data del funerale di Urbano Poletto, classe 1924, morto venerdì 9 marzo a seguito di un rogo avvenuto nella sua abitazione (nella foto) a Colle Umberto, in via San Rocco, nella frazione di Col San Martino.
L’autorità civile non ha ancora concesso il nulla osta, ma i Vigili del fuoco sembrerebbero confermare che il rogo sia stato innescato dal cortocircuito di una termocoperta. Edoardo Scarpis, sindaco di Colle Umberto, conosceva molto bene Urbano Poletto fin da quando era ragazzino, perché abitava a cinquanta metri dalla sua abitazione ed è coetaneo e amico di uno dei figli di Poletto: “Rinnovo le mie sentite condoglianze alla famiglia. Era una persona brava, dedita al lavoro e alla famiglia. Purtroppo ha fatto una fine che non meritava di certo”, commenta nel dolore il sindaco Scarpis.
Urbano Poletto ha lavorato come camionista prima di andare in pensione e per molti anni lavorò nella ditta edile Tonon. Durante la sua carriera ha lasciato un bel ricordo di instancabile lavoratore e persona affidabile e generosa. Attualmente abitava da solo in quanto era rimasto vedovo, ma aveva i figli vicini ed era ben voluto da tutta la comunità di Colle Umberto.
Il tempo che aveva a disposizione a seguito del pensionamento lo sfruttava dedicandosi ai figli e rendendosi disponibile, finché è stato abbastanza in forze, nella loro officina.
Il sindaco Scarpis coglie l’occasione anche per lanciare un appello a tutti i suoi concittadini, affinché incidenti del genere vengano evitati: “Personalmente sono contrario alle termocoperte perché sembrano tecnologiche, ma capita che prendano fuoco. Non so se cambi se sono nuove o vecchie, ma l’invito è quello di avere almeno l’accortezza di accenderla prima di andare a letto e di tenerla spenta mentre si dorme”.
(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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