Colle Umberto, il giudice chiede una nuova perizia sull’incendio di marzo 2016: difficile arrivare a una sentenza

Nuova perizia sull’incendio che costò la vita ai coniugi Emilio Alpago di 81 anni e Antonia Siracusa di 74 anni, soffocati nella loro casa la notte del 16 marzo 2016.

Al termine dell’istruttoria dibattimentale quando ormai le parti avevano discusso e la procura aveva chiesto una condanna a 1 anno e 6 mesi per ciascuno degli imputati, il giudice Michele Vitale ha ritenuto di non essere in grado di decidere e arrivare a una sentenza.

Per questo ha disposto una perizia tecnica ricostruttiva. Il quesito che sarà posto ai periti, è quello di stabilire le cause, le modalità e la dinamica del sinistro con particolare riferimento al nesso causale tra le singole violazioni contestate e la morte dei coniugi.

Imputati nel processo sono il figlio della coppia Gianni Alpago, e i fratelli Giovanni e Pietro Dotta, soci dell’Immobiliare “Da Vinci” proprietaria e costruttrice dell’abitazione di via dei Cinti, a Colle Umberto, accusati di omicidio colposo.

Per il 47enne, difeso dagli avvocati Cristian Fornasier e Sabrina Dei Rossi, l’accusa è quella di essere corso in garage lasciando aperta la porta sulle scale che conducevano all’appartamento, di essere uscito dal portoncino d’ingresso senza avvertire i genitori e di aver aperto il basculante del garage nel tentativo di salvare la sua auto, alimentando così le fiamme e il fumo che era salito nell’appartamento soffocando i genitori.

Ai soci dell’Immobiliare, la procura contesta invece di non aver rispettato le normative installando tra l’appartamento e il garage una semplice porta di legno e non una porta tagliafuoco con anima in acciaio e chiusura automatica.

La decisione del giudice è stata accolta con soddisfazione dai legali dei Dotta, gli avvocati Barbara Camerin, Silvia Biscaro e Maristella Mazzoni: “Si tratta di una decisione doverosa alla luce delle diverse ricostruzioni operate dai consulenti tecnici che sono stati sentiti durante il processo spiegano -. Ci auguriamo che questo ulteriore fase possa chiarire l’assenza di responsabilità da parte di Tarcisio e Giovanni Dotta”.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati