Colle Umberto, primo Comune con lo stop all’uso del glifosate. Il sindaco Scarpis: “Siamo stati dei pionieri”

Glifosate in agricoltura addio. A Colle Umberto ora è stabilito nero su bianco, nel regolamento comunale di polizia rurale, primo comune ad averlo approvato in modo compiuto, sulla base delle indicazioni che sono state delineate tra i 14 comuni del comprensorio. Niente più ordinanze e proroghe, ma norme di comportamento ben definite, nell’irrorazione, nella distanze per i nuovi vigneti, nelle modalità del diserbo. 

Nei prossimi giorni il nuovo regolamento, approvato all’unanimità, sarà inserito integralmente nel sito internet del Comune. Nella carta che regolamenta questo settore sono state messe in atto alcune scelte importanti: oltre al divieto dell’uso del diserbo chimico (del Glyfosate), anche più in generale quello dei prodotti di sintesi non a base biologica, nelle coltivazioni arboree. 

“Siamo stati in qualche modo dei pionieri, in tutto, nell’approvazione dopo due anni di lavoro del nostro assessore Gianni Fadelli – spiega il sindaco Edoardo Scarpis – e pioneri anche nell’assorbire le critiche di cittadini da una parte, quelli che non vorrebbero vigneti, anzi li taglierebbero, e degli agricoltori dall’altra. Un lavoro imponente lavoro che ha trovato una sintesi di conciliazione tra cittadini, residenti e operatori agricoli del territorio, e portato a termine dopo innumerevoli passaggi, tra commissioni, associazioni, consigli e giunte. Abbiamo risposte a ben 32 osservazioni presentate dai cittadini, semplici e complesse, in più punti”.

Il regolamento di Polizia Rurale qui come in tutto il territorio del Prosecco, lo aspettavano in tanti, in considerazione del recente imponente sviluppo vitivinicolo e del Prosecco sul territorio: “Abbiamo voluto e ci siamo riusciti – ha commentato l’assessore Gianni Fadelli, che a fine consiglio, dopo l’esposizione dei punti salienti, è stato applaudito da tutti – nel contemperare l’esercizio dell’attività agricola con la tutela dell’ambiente e della salute, per iniziativa di 14 amministrazioni comunali, Arpav, Ulss 2, il Consorzio provinciale di difesa delle attività agricole dalle avversità. Quindi con coinvolgimento allargato di enti di natura diversa che ne hanno approvato l’impianto”.

Il regolamento contiene le norme per le sistemazioni agrarie, le modalità di impianto, la gestione delle potature e biomasse, gli animali, l’utilizzo dei liquami di allevamenti animali e acque reflue, le modifiche delle distanze. Con il divieto di Glifosate, e per un diserbo bio. In linea con ammonimenti e auspici anche declamati martedì sera a Godega dal governatore veneto Luca  Zaia: “I viticoltori sono rimasti soddisfatti, – conferma Scarpis –  devono attenersi a determinate modalità e tipi di irrorazione e diserbo, dovranno investire per valorizzare il prodotto che stanno coltivando”.

(Fonte: redazione © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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