Manca poco a queste elezioni amministrative 2024 e a Colle Umberto tra i candidati è sceso in campo anche Edoardo Scarpis, che conta già un passato da sindaco, il quale si sfiderà con il primo cittadino uscente Sebastiano Coletti e Nella Dassiè.
Un ritorno che avviene con il sostegno della lista “Impegno per Colle Umberto – Scarpis sindaco”, composta da Paolo De Petris, Ivana Posocco, Paolo Taffarel, Francesco Dam, Alessandra De Stefani, Cinzia Maso, Andrea Bellotto, Alberto Falsetti, Mara Rorato, Christian Tomasi, Annamaria Tono, Rosanna Zedda.
“Non era mia intenzione ripresentarmi, ma c’era un’insoddisfazione molto alta, ad esempio sul fronte della manutenzione – ha spiegato – C’è, ad esempio, il rischio che venga snaturata la piazza al centro della frazione di San Martino (di fronte alle poste), per fare un parco urbano”.
“In realtà esistono già due parchi, tra l’altro tenuti male: così facendo, sarebbe ingiusto per una parte del paese dover rinunciare a uno spazio utilizzato dalle associazioni e per le iniziative, che conta sulla presenza di parcheggi attorno”, ha spiegato il candidato sindaco.
“Nel caso venissi eletto, la prima cosa da fare è un colloquio con tutti i dipendenti, appena assunti, i quali non sono ancora stati formati sulla cultura del territorio – ha dichiarato – Questo è importante prima di fare dei progetti e nessuno ha spiegato loro cosa c’era qui prima una volta”.
“Poi c’è la necessità di mettere in sicurezza alcuni punti del territorio, implementando il sistema di videosorveglianza, per aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini – ha affermato – Alcune telecamere sono spente da parecchio tempo e non tenute in considerazione: il sistema di videosorveglianza è invece importante e va potenziato perché risulta che una parte del Comune è servita in questo senso, mentre l’altra è abbandonata”.
“Inoltre, sicuramente andremo a riprendere dei progetti che erano stati impostati durante il mio precedente mandato e, invece, non sono stati successivamente più sviluppati”, ha concluso.
(Foto: per gentile concessione di Edoardo Scarpis).
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