Riceviamo questo comunicato stampa dal gruppo Rive Sane di Colle Umberto relativamente al controllo del rispetto del regolamento di polizia rurale nel territorio comunale, come ad esempio l’utilizzo del diserbante chimico vietato, e pubblichiamo.
Lo abbiamo già detto: Rive Sane continua a ricevere telefonate e messaggi dai cittadini che – osservando comportamenti di dubbia correttezza in ambito agricolo – non sanno chi chiamare per segnalarli.
I vigneti sono a ridosso delle case. Pazienza quelli che già esistono, ma i nuovi sono difficili da mandar giù. La gente è in perenne allarme. Tutti sanno che da aprile a settembre “vigneto” significa trattore – con irroratrice in funzione – più volte la settimana.
Da quando, inoltre, si è iniziato a parlare di regolamenti di polizia rurale, i cittadini hanno tirato su le antenne: vogliono sapere – in modo sintetico e chiaro – quali siano i loro diritti. Se ci siano delle regole che limitano le irrorazioni in certi orari, a certe distanze. Se ci sia modo di sapere quali sostanze vengono usate a pochi metri dalle loro case. Tutte domande alle quali le amministrazioni comunali sono chiamate a dare risposta. Come?
Ma ciò che preme di più ai cittadini elettori è che il sindaco metta a disposizione – nell’epoca del digitale e delle comunicazioni istantanee questo sarebbe particolarmente facile – un numero di telefono da chiamare in caso di necessità. Per segnalare infrazioni – magari documentandole con foto geolocalizzate – e chiedere controlli da parte di chi è incaricato di farli. Già, i controlli. Chi li fa?
Prendiamo ad esempio la questione del diserbo, che è spinosa. Nel caso di Colle Umberto, il nuovo regolamento lo vieta – quello chimico – su tutto il territorio, sia in ambito agricolo, sia domestico. Eccezione fatta per i seminativi, debitamente autorizzati.
In questo caso, noi di Rive Sane chiediamo agli amministratori di fare la propria parte fino in fondo. Nonostante il divieto, abbiamo continuato a vedere le famigerate fasce gialle da diserbo chimico: qualcuno sta verificando quale prodotto sia stato utilizzato? Perché l’unico permesso è quello ammesso in agricoltura biologica.
Anche nei cortili e nei giardini si vede chiaramente l’uso di diserbante.
Se è vietato il diserbo chimico su tutto il territorio comunale, bisogna dirlo chiaro e forte. Dire ai cittadini che – se anche il consorzio lo vende – i collumbertesi il diserbante chimico nel loro cortile non lo possono usare. E sanzionare chi trasgredisce. Il sindaco teme forse di risultare sgradito e di perdere voti? Non ci sembra, vista la fermezza con la quale in passato ha affrontato la questione dei rifiuti abbandonati.
Proponiamo ancora una volta alla nostra Amministrazione di attivare un numero di cellulare al quale inviare le proprie domande e i propri dubbi, allegando foto, per ottenere una risposta.
Gruppo Rive Sane Colle Umberto
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