Si è spento in Marocco, Paese che gli piaceva e dove aveva una casa, all’età di 80 anni, Gabriele Perin, fondatore della Peralp Spa.
Imprenditore tenace, lungimirante e visionario come gli è stato riconosciuto, fondò la ditta nel 1981 nella sede di San Giacomo di Veglia per poi trasferirsi a San Vendemiano nel 1982.
Per chi ricorda il suo gusto raffinato lo aveva portato a sviluppare capi di abbigliamento sportivo all’inizio destinati alla vendita nelle grosse catene di distribuzione in Germania, Austria, Svizzera e Francia per arrivare poi nel tempo a lanciare un suo marchio denominato “Ninety Eight“ distribuito al dettaglio in Italia e in altri 10 Paesi.
La qualità di tessuti con disegni stampati di grande effetto gli ha permesso in poco tempo di rafforzare il marchio che ha avuto negli anni grande visibilità.
Benefattore quasi sempre in anonimato, e sponsor di alcune società sportive della zona, ha saputo creare un’azienda snella con obiettivo primario incentrato sul valore del fattore umano del personale.
“Da subito – ricorda il co-fondatore della Peralp Carlo Fagherazzi – ha voluto selezionare e inserire giovani da formare e far crescere puntando nella loro energia propulsiva e dandogli la possibilità di avvalersi di sistemi e macchinari tecnologicamente sempre all’avanguardia. Sempre presente e impegnato in prima persona nella definizione delle collezioni, sapeva coordinare i vari gruppi di lavoro come un buon direttore d’orchestra sa fare”.
Perin viene ricordato anche per essere stato amante e conoscitore della musica classica e con una grande passione per i fiori e piante di ogni specie: “Era in grado di trasportare questa armonia nella scelta dei colori da inserire nelle collezioni – spiega Fagherazzi -. Chi ha avuto modo di incontrarlo e conoscerlo nell’ambito professionale può testimoniarlo, in particolare i suoi dipendenti che anche dopo la cessazione dell’attività erano sempre pronti a partecipare alle rimpatriate da lui stesso organizzate sino a poco prima della sua scomparsa”.
Fagherazzi gli è rimasto vicino fino alla fine. Colpito da una malattia, a causa delle restrizioni Perin non ha potuto rientrare in patria per le cure.
Ma la sua salma è stata riportata in Italia e qualche giorno fa è stato celebrato il funerale nella parrocchiale di Colle Umberto, e ora riposa nel cimitero del capoluogo.
(Foto: per gentile concessione della famiglia).
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