Si dimettono in 13 consiglieri, non c’è più l’amministrazione. Dopo il consiglio comunale di ieri, giovedì 5 novembre, con la revoca da presidente del consiglio comunale di Giovanni Bernardelli e la mozione sull’operato dell’assessore Claudia Brugioni, le acque non si sono per nulla quietate a Conegliano, anzi.
Oggi, venerdì 6 novembre, i 13 consiglieri che di fatto costituivano una sorta di maggioranza, rispetto a quella eletta dai cittadini, hanno presentato le proprie dimissioni, presentandosi dal notaio.
Dimissioni che riguardano, quindi, tutta l’opposizione, il gruppo misto degli ex forzisti Pierantonio Bottega e Leopoldino Miorin, i consiglieri Francesco Polo e Stefano Dugone dei Popolari per Conegliano, entrati in consiglio nella maggioranza eletta.
Un atto, a detta del capogruppo del Pd Alessandro Bortoluzzi, delegato alla presentazione delle dimissioni, conseguente anche al consiglio di ieri sera.
“Abbiamo presentato le dimissioni, che saranno protocollate lunedì mattina. – ha spiegato Bortoluzzi – Fine quindi del consiglio comunale e della giunta: tutti a casa”.
“Dopo l’atteggiamento e gli insulti volati ieri sera, non potevamo fare diversamente. – ha proseguito Bortoluzzi – Ci aspettavamo una certa reazione e un certo atteggiamento da parte del sindaco, che non è arrivato: il sindaco non ha colto la situazione“.
Proprio oggi Fabio Chies aveva spiegato come avrebbe pensato a governare per la città, fino a quando le condizioni lo avessero consentito, mentre sarebbero partite le pratiche per l’espulsione da Forza Italia di Pierantonio Bottega e Leopoldino Miorin (qui l’articolo).
Uno scenario diverso si profila, però, per il futuro della città di Conegliano, alla luce delle ultime novità.
“Ora servono forze nuove, persone che mettano a disposizione i propri talenti per risollevare la città e lasciarci alle spalle una delle peggiori amministrazioni del dopoguerra”, ha concluso Alessandro Bortoluzzi.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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