Un incendio è scoppiato nelle prime ore oggi, martedì 9 giugno, nell’area ex Zanussi a Conegliano, precisamente in un magazzino comunale utilizzato per stivare materiale cartaceo in attesa di smaltimento.
Fortunatamente, e anche grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco, non ci sono stati feriti e non si sono registrati danni alle strutture o alle abitazioni vicine.
A scoppiare sono state però anche nuove polemiche sullo stato di abbandono dell’area e sulla sicurezza dei magazzini ad uso del comune.
L’incendio è nato verso le 5.30 di questa mattina, in un edificio della zona sud-est dell’area. Ad accorgersene per primi alcuni cittadini che abitano nei complessi residenziali lungo via Cesare Battisti che, attirati dalla colonna di fumo nero proveniente dal capannone, hanno avvertito i vigili del fuoco.
Il rogo è stato domato in poco tempo e, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato appiccato da qualche sbandato che è solito trovare riparo nell’area abbandonata. A confermare l’origine dolosa il vicesindaco Claudio Toppan che ha spiegato: “Solo un cumulo di carte che erano in attesa di smaltimento e che qualche disgraziato ha pensato bene di incendiare. Solo fumo e calore, la carta compressa non ha fatto fiamma”.
L’esito senza grossi danni non ha però impedito il rinvigorirsi delle polemiche sulle condizioni dell’area, da anni ormai in stato di abbandono, e ha sollevato dubbi nell’opposizione sul rispetto della normativa antincendio in quegli edifici utilizzati dall’amministrazione come magazzini, in particolare per l’archivio comunale.
“Abbiamo chiesto la documentazione antincendio del luogo e dei capannoni: inutile fare la voce grossa con i privati cittadini e le aziende se poi è la pubblica amministrazione a lasciare in quelle condizioni un’area così vasta nella quale, fra le altre cose, lavorano dipendenti comunali”, spiega il consigliere del Partito Democratico Isabella Gianelloni, precisando che ora l’opposizione è in attesa di verificare gli atti per capire eventuali rischi corsi dai beni comunali custoditi in loco.
Rimane comunque il problema mai risolto del “buco nero”, come da anni viene soprannominata l’area, a ridosso del centro, spiega il consigliere, sottolineando tutti i problemi che affliggono l’ex polo industriale coneglianese: “abbandonato a se stesso senza alcun criterio di sicurezza, senza controllo vero, insalubre e altamente pericoloso”.
“Sappiamo da anni che lì dentro può entrare chiunque, che quell’area è un colabrodo in cui succede di tutto: e allora perché si lasciano ben in vista e raggiungibili materiali altamente infiammabili come la carta?” attacca Gianelloni, puntando il dito contro la gestione dell’amministrazione del problema: “Che cosa dire di chi da anni e anni avrebbe dovuto decidere e ha preferito non occuparsi di una rogna che si sta ingigantendo ogni giorno di più?”.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook – Isabella Gianelloni).
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