Meglio di così, in Italia, non ha fatto nessuno. Nonostante una collocazione in calendario non felicissima per tutti gli appassionati (il venerdì sera, quasi un inedito per la Serie A1 Tigotà) e i “soli” tre punti in palio, trattandosi di una giornata di regular season, la notizia è diventata di dominio pubblico già a metà pomeriggio, quando la Vero Volley Milano ha reso noto via social che la sfida alla Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano di questa sera “sarà la gara di club con più presenza di pubblico in assoluto nella storia della pallavolo femminile italiana”: 12.626 persone sugli spalti.
Un record al quale hanno contribuito anche i tifosi delle pantere che hanno raggiunto l’Unipol Forum di Assago, alle porte di Milano, per il match (rivelatosi poi a senso unico) tra le due squadre che da mesi monopolizzano la scena italiana ed europea e che – non a caso – possono vantare nei rispettivi roster molte olimpioniche di Parigi 2024.
Alle 20.30 è arrivato il momento degli starting six, con queste scelte da parte degli allenatori Daniele Santarelli (ospite) e Stefano Lavarini (ospitante). Rispetto alla Supercoppa di Roma, le lombarde schierano Paola Egonu opposta ad Alessia Orro; al centro Danesi – Heyrman, bande Sylla – Daalderop, libero Fukudome. Per le ospiti ci sono Wolosz – Haak, Fahr – Chirichella, Gabi – Zhu e De Gennaro libero.
Primo set
Entusiasmo incontenibile al Forum, ma le atlete in campo sono abituate a palcoscenici di queste dimensioni. Bastano meno di 10 minuti per vedere il primo break delle rosé: 8-4 e tempo Lavarini, che predica aggressività alle sue ragazze, le quali tendono a soffrire i servizi aggressivi di Conegliano. La prima a mettere in pratica le richieste del suo coach è Sylla: bellissimo il diagonale nell’angolino in 5 (il secondo consecutivo esce di pochi centimetri). Bravura e fortuna si mischiano nell’ace di Danesi che riavvicina le milanesi, le quali pochi istanti dopo pervengono al pari 11 con Heyrman. Egonu sorpassa: è la svolta del set? Santarelli forse lo teme (in fondo c’è un parziale di 2-6 sulla lavagnetta) e ferma il gioco spezzando il ritmo al Vero. Haak non ci sta neanche un po’ a inseguire e firma una doppietta. La fase centrale del set vede un ping-pong di altissimo livello tra Bella ed Egonu: punto una, punto l’altra con qualche “intervallo” a cura delle bande. La svedese “abbatte” Orro che, con sprezzo del pericolo, ha tentato di difendere… di volto un attaccone della pantera, la quale passa sotto la rete per confortare la collega avversaria. Gabi mantiene Milano a distanza di sicurezza (22-18), Lavarini se la prende con le “battute mosce” delle sue, Fahr non ci sta a vedere le centrali così poco coinvolte e infila un gran primo tempo. Un attacco ok di Zhu e uno ko di Daalderop decretano il cambio del campo.
Secondo set
Laterali protagoniste, come si diceva, nel primo set: all’Imoco ben 15 punti sono arrivati da Haak, Gabi e Zhu. Le milanesi non si abbattono – e ci mancherebbe altro – e cercano di dimostrare che il passaggio a vuoto nel finale del primo parziale è stato un caso. Ma a metà set riecco il “fattore Conegliano”, che all’improvviso stacca le avversarie quasi senza che queste ultime possano accorgersene. E’ 18-13 con Lavarini che prova a cambiare un bel po’ di pedine: riecco, tra le altre, Cazaute, autrice di una prova gagliarda in Supercoppa. Egonu sorride (amaramente) dopo un errore in attacco che forse indirizza definitivamente il set, anzi senza forse poiché i titoli di coda sono molto simili a quelli del precedente: Milano sparisce pian piano, Conegliano ha 6 setball filati e chiude al primo. Non esattamente l’andamento che ci si poteva aspettare alla vigilia di una sfida che ha sfornato tie-break in sequenza negli ultimi episodi.
Terzo set
Haak si conferma in stato di grazia (già 13 punti in meno di un’ora). Decisamente sotto tono, dall’altro lato della rete, l’attacco milanese che non supera il 40% nel primo set e precipita al 27 nel secondo. Già dopo il primo punto (perso) del parziale appena iniziato, Lavarini sembra avere qualcosa da ridire alla propria panchina. Di certo non sarà soddisfatto, il tecnico del Vero, per il pasticcio che regala letteralmente il 4-3 alle pantere, che pregustano un’altra fuga, corroborata da tre attacchi vincenti consecutivi a cui si aggiunge un errore di Sylla in azione offensiva. In questa fase, all’Imoco riesce praticamente tutto: muro di Chirichella (9-3), poi ancora l’ex Novara per il doppiaggio a 10. Il Vero è groggy in questa fase, forse perché vede venir meno quella capacità di reggere il ritmo delle campionesse in carica dimostrata negli ultimi confronti, e tutto ciò proprio nella serata del pubblico record. Sbaglia Egonu (ancora lontana dal suo massimo) e Conegliano se ne va: 13-6. Significativo, per capire il clima dello spogliatoio e la fame del club questa sera in rosa, l’esultanza molto “italiana” di Zhu quando Haak infila il diagonale del 16-8 che srotola un tappeto rosso alle ospiti verso la vittoria in tempi molto più rapidi del pronosticabile. Proprio la cinese è tra le migliori in campo nel rush finale: i matchball sono 9, ed esattamente come nei primi due set Conegliano chiude alla prima occasione. Succedesse qualcosa di simile anche al Mondiale…
NUMIA VERO VOLLEY MILANO 0 – PROSECCO DOC IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 3 (20-25, 18-25, 15-25). Durata set: 27′, 23′, 25′. Totale: 1 ora e 15 minuti. Top scorer: Haak (20). Arbitri: Zavater di Roma e Giardini di Verona. Spettatori: 12.626 (record italiano per partita di club)
(Autore: Luca Anzanello)
(Foto: Rubin/LVF)
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