A spasso nel tempo: un calendario con le foto storiche di Vittorio Celot Celotti

“Conegliano com’era….”: è il messaggio che spicca nel calendario 2025, che propone una galleria di immagini del passato della città del Cima, scattate nel tempo da Vittorio Celot Celotti (1896-1985), nome noto nel territorio.

Il dono della sua prima macchina fotografica, ricevuta a soli 11 anni, fu provvidenziale per una passione che lo accompagnò per tutta la vita, portandolo a scattare foto nel territorio da diverse angolazioni, fino a comporre un archivio di quasi 2.500 fotografie.

Una preziosa testimonianza della “Conegliano che fu”, e non solo.

Immagini inedite della Conegliano di un tempo, scatti in bianco e nero che immortalano anche foto di vita quotidiana, per mettere in luce quelle che erano le usanze del tempo, a partire dal periodo della Grande Guerra e nei decenni successivi: è la galleria di foto che, grazie a questo calendario, rende omaggio e ricorda il profilo di Vittorio Celot Celotti, il quale ebbe sicuramente il merito di far arrivare fino a noi la testimonianza di come era un tempo il nostro territorio.

Il calendario è una nuova edizione di un’iniziativa concepita da uno dei figli del fotografo, Alberto Celot Celotti, il quale ha voluto ricordare in questa maniera il padre e, allo stesso tempo, donare una piccola parte del suo archivio a chi vorrà questo calendario.

Sì perché il calendario è disponibile gratuitamente alla libreria Canova e alla Technos di Conegliano, per gli amanti degli scatti in bianco e nero e per i nostalgici.

Suggestive le immagini scelte per il frontespizio del calendario, ovvero la Scalinata degli Alpini costeggiata dal Bar Centrale, assieme a due istantanee riguardanti processioni e invocazioni religiose fatte di fronte alla Scalinata stessa, tra il 1941 e il 1942, quindi durante il Secondo conflitto mondiale.

Immagini, specialmente le ultime due citate, che fanno riflettere su quello che era l’approccio alla vita e agli eventi nella quotidianità di un tempo.

Un’occasione per fare memoria e osservare tutti i cambiamenti (da un punto di vista paesaggistico, urbanistico e antropologico) vissuti dal territorio locale.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: per gentile concessione di Alberto Celot Celotti)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Total
0
Shares
Related Posts