Comune e proprietà si mettono d’accordo per salvaguardare le insegne luminose di palazzo Mazza, il grande immobile all’incrocio tra le vie Marconi e Cavour le cui pubblicità compongono, con il favore delle tenebre, una delle “cartoline” più distintive della città.
Dopo i timori dei mesi scorsi per un possibile “spegnimento” delle insegne a causa di una presunta incompatibilità con il Codice della strada, la giunta Chies ha approvato la scorsa settimana lo schema di accordo con il proprietario per la “gestione e riqualificazione del centro luminoso pubblicitario installato sulla facciata di palazzo Mazza”.
Lo schema prevede che il Comune consenta al privato di mantenere in sito il “centro luminoso” nel rispetto “delle prescrizioni tecniche impartite dalla competente Sovrintendenza e dagli uffici tecnici comunali”. Saranno consentite modifiche o sostituzioni delle insegne esistenti ma solo “entro il perimetro di quelle in essere, da considerarsi come limite di massimo ingombro”.
Nessuna espansione della superficie occupata, insomma. Inoltre, “l’irraggiamento delle insegne luminose dovrà avvenire in modo tale da non arrecare in alcun modo pericolo per la circolazione. In particolare, è vietato posizionare le fonti luminose così da determinare abbagliamento degli utenti della strada”.
La manutenzione del maxi impianto luminoso sarà a carico del proprietario, che metterà a disposizione del Comune le luci che illumineranno la Fontana del Nettuno e la viabilità pubblica adiacente. L’accordo avrà durata triennale dal 2020, con possibilità di tacite proroghe salvo novità regolamentari o fatti ostativi che rendano necessario un nuovo accordo.
Per “salvare” le insegne luminose di palazzo Mazza era stata lanciata anche una petizione online che chiedeva di rimuovere l’intersezione stradale (ampliando la Ztl) anziché le pubblicità.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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