Con profondo cordoglio la famiglia Carpenè e i dipendenti della Carpenè Malvolti hanno annunciato questa mattina la scomparsa di Etile Carpenè, avvenuta ieri mercoledì 23 ottobre a Conegliano, all’età di ottant’anni.
“Ha amato il Prosecco e la sua terra, tramandando con rispetto e dedizione i valori fondanti dell’azienda di famiglia Carpenè – Malvolti, prima al mondo a produrre il vino spumante delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene – affermano dall’azienda -. Etile Carpenè ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla cultura enologica, ispirando generazioni di studenti e professionisti con la sua passione e il suo impegno nel promuovere il rispetto per il territorio”.
Nell’ultimo periodo aveva lasciato la guida della Carpenè Malvolti alla figlia Rosanna, attuale amministratrice delegata dell’attività di famiglia, che porterà avanti l’operato del padre.
Lascia nel dolore la moglie Nicoletta, la figlia Rosanna, la nipote Etilia e i parenti.
Etile Carpenè, quarta generazione della più longeva Casa Spumantistica Italiana, si era diplomato al Liceo Scientifico di Rosenberg in Svizzera per poi frequentare un corso di specializzazione in Enologia all’Università̀ di Talence a Bordeaux. Proseguì il suo percorso accademico iscrivendosi all’Università di Ferrara, dove ottenne la Laurea in Chimica Pura.
Dopo il percorso di studi iniziò l’attività nell’impresa di famiglia, divenendone in seguito amministratore delegato e presidente. Fu in quel ruolo che emerse la sua vocazione a portare l’azienda sulla scena mondiale. Espanse la produzione, amplificò e potenziò la distribuzione, riorganizzò e rinnovò la rete di vendita sostenendo l’immagine della marca con campagne pubblicitarie in televisione e sulla stampa.
Tra gli incarichi rivestiti da Etile Carpenè al di fuori del contesto aziendale, la presidenza dell’Istituto Metodo Classico dal 1990 al 2001; nel 1992 ottenne la carica in Federvini, prima come consigliere e poi come vice presidente del Sindacato Vini Spumanti. Nello stesso anno fu nominato consigliere nel Consorzio Tutela Prosecco, carica rinnovata per due mandati consecutivi.
Era anche stato nominato Accademico emerito dell’Accademia della Vite e del Vino.
“Con Etile Carpenè se ne va uno dei punti di riferimento dell’enologia veneta: la sua azienda, primissima a produrre il prosecco spumante sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene, è ad oggi la più longeva casa spumantistica italiana. Questo grazie ad una visione imprenditoriale lungimirante, a valori solidi condivisi con la sua famiglia, e all’amore per la terra in cui aveva deciso di far crescere la propria storica cantina” ricorda il presidente della Regione Luca Zaia.
“La sua vita è simbolo di quello che io chiamo ‘dna veneto’, fatto di spirito di iniziativa, dedizione, idee e passione per il lavoro – dichiara Zaia -. La sua presenza in azienda ha ispirato generazioni di giovani, anche perché aveva iniziato dal basso, come operaio, pur essendo figlio del titolare e vantando già una laurea in Enologia e una in Chimica. Divenuto prima amministratore delegato e poi presidente della Cantina che nel 2018 ha celebrato i propri 150 anni di attività, l’aveva innovata adeguandola ai tempi, pur mantenendone salde le radici e l’identità. Ai familiari, in particolare alla moglie Nicoletta e alla figlia Rosanna che oggi ne raccoglie l’eredità e la passione, ma anche a tutti i dipendenti della Carpenè Malvolti, vanno le mie condoglianze”.
“‘Nomen omen’. Un uomo che si è identificato con il suo nome anch’esso tradizione per una famiglia storica che ha dato i natali a quattro generazioni di imprenditori che sono ancora oggi il simbolo della spumantistica italiana nel mondo – ricorda Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Tutti noi abbiamo perso non solo un grande imprenditore, ma anche un paradigma di vero veneto. Etile Carpenè ha preso in mano l’azienda di famiglia, ne ha continuato il lavoro con passione ed intuizione e, cosa ancor più importante, ne ha saputo raccogliere l’eredità tramandata dalle tre generazioni che lo hanno preceduto, quella del primo prosecco spumante prodotto sulle Colline di Conegliano e Valdobbiadene che oggi è un patrimonio di tutti, esattamente come le Colline. Abbiamo un indiscutibile debito di riconoscenza verso Etile Carpenè, erede di una delle grandi dinastie italiane nel mondo del vino, che con il suo impegno ha contribuito al successo di un territorio al quale ha dimostrato uno straordinario senso di appartenenza. Ci uniamo, come Associazione delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, al dolore per la sua perdita e siamo vicini alla sua famiglia”.
“Apprendiamo con tristezza della scomparsa di Etile Carpenè. Ci lascia un uomo che ha rappresentato integralmente lo spirito della nostra denominazione, visionario e curioso, sempre impegnato a promuovere la qualità e l’autenticità del nostro prodotto. Il suo impegno, la sua passione e la sua visione continueranno a ispirarci e a guidarci nel nostro lavoro quotidiano. A nome del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia Carpenè e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare con lui. In questo momento di dolore, onoriamo il suo ricordo continuando a lavorare per mantenere alta la bandiera del Conegliano Valdobbiadene Prosecco, come lui avrebbe voluto”, dichiara Franco Adami, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.
“Se ne va l’erede di una famiglia che dall’800 fino ad oggi ha guidato lo straordinario sviluppo del Prosecco nel mondo. Etile Carpenè con la sua riservatezza è stato pioniere ed artefice di una nuova visione enologica”. Così Coldiretti Veneto commenta la notizia della scomparsa di Etile Carpenè che lascia anche un lascito importante nel mondo del vino. “Se alla fine del secolo scorso la responsabilità del successo di questo prodotto era legata principalmente alla Carpenè Malvolti, ora si può parlare di una eredità diffusa su un intero territorio e in particolare quello di Conegliano e Valdobbiadene. Sulla cultura spumantistica di questa cantina è nata una vera esperienza territoriale ricca di tanti imprenditori vitivinicoli. Anche negli ultimi 20 anni, il settore con la guida di Etile Carpenè ha saputo condividere e accompagnare tutti i più rilevanti cambiamenti ed evoluzioni che ha avuto il sistema Prosecco: dalla nascita della Doc al riconoscimento dell’Unesco. Rimane agli eredi il testimone per continuare in questo cammino evolutivo di una delle realtà produttive più importanti in Veneto”.
Questo il cordoglio del sindaco Fabio Chies: “La città di Conegliano piange oggi Etile Carpenè, un suo illustre concittadino visionario, amante del nostro territorio e uomo fondamentale per la crescita culturale ed enologica del nostro paese!”.
“Ha fatto la storia della nostra viticoltura ed è stato un esempio per l’imprenditorialità viticola ed enologica – dichiara Valerio Nadal presidente del Consorzio Condifesa TVB – Se ne va un imprenditore di successo che ha portato fuori dai confini nazionali una vera e propria eccellenza. E’ anche grazie a lui se sono sorte numerose piccole imprese che hanno portato benefici alla nostra economia”.
“Etile Carpenè è stato un maestro per tutti noi e uno degli artefici principali del successo del prosecco nel mondo. Nel dolore per la sua perdita, porgiamo alla figlia Rosanna e a tutta la sua famiglia le condoglianze e l’abbraccio di tutti i colleghi del Gruppo Vinicolo Distillati Liquori di Confindustria Veneto Est, con un messaggio di grande riconoscenza al caro Etile, che è stato anche Presidente del nostro Gruppo in Associazione, con il suo generoso impegno per il bene comune delle imprese e del territorio. Gli dobbiamo molto, insieme a tutta la sua famiglia, ormai alla sesta generazione con la figlia Rosanna, e a un’azienda storica, che è stata anche tra i fondatori della nostra Associazione Industriali a Treviso. Etile è stato portatore di visione e capacità di innovazione, mantenendo al tempo stesso, con passione, il legame con la tradizione e il territorio. E’ un esempio che rimarrà nel tempo e che ci impegniamo a trasmettere alle generazioni più giovani”: così Stefano Bottega, presidente del Gruppo Vinicolo Distillati Liquori di Confindustria Veneto Est.
La cerimonia di commemorazione si terrà sabato 26 ottobre alle ore 10 nella chiesa parrocchiale dei Santi Martino e Rosa a Conegliano, a pochi passi dalla sede storica dell’azienda.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Carpenè Malvolti)
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