La sua voce era risuonata in diversi locali non solo del Trevigiano, ma anche dell’area del Feltrino e del Bellunese, facendo sì che divenisse una figura conosciuta da molti: se n’è andato a 75 anni Giuliano Zani, originario della città di Conegliano, ma residente da diverso tempo a Villapaiera, frazione del Comune di Feltre.
Come la famiglia ha scritto in epigrafe, l’uomo “amorevolmente assistito dai suoi cari è mancato al loro affetto”.
La musica era da sempre la sua più grande passione e, nel tempo, era divenuto per lui un lavoro.
Le sue serate, organizzate come cantante solista o in collaborazione con altri artisti del territorio (e non solo), si concentravano specialmente su un repertorio italiano e straniero degli anni Settanta.
Tra tutti i gruppi, spiccava la sua passione per i Nomadi, tanto che la famiglia ha deciso di dedicargli in epigrafe alcuni versi del celebre brano “Io vagabondo”, del 1972: “Io, vagabondo che son io/ vagabondo che non sono altro/ soldi in tasca non ne ho/ ma lassù mi è rimasto Dio”, sono le parole ricordate.
Giuliano Zani lascia la nipotina Andrea, la moglie Maristella, la figlia Fanny con Omar, il fratello Marco con Ivana, i cognati, le cognate, i nipoti e tutti i parenti.
Il funerale verrà celebrato domani, sabato 13 gennaio alle 10, nella chiesa parrocchiale di Villapaiera, dove stasera, alle 20, verrà recitato il Santo Rosario.
Dopo le esequie, si proseguirà con il rito della cremazione.
La famiglia chiede non fiori, ma eventuali offerte saranno devolute all’associazione musicale “Giovani Accordi” e “Piccolo Coro” di Refrontolo, come è specificato in epigrafe.
La famiglia rivolge un ringraziamento particolare alla dottoressa Restelli e al dottor Dal Soler, a tutti coloro che gli sono stati vicino e a quanti ne onoreranno la memoria.
(Foto: Onoranze Funebri Ganz).
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