Addio “Brustolon”: rasa al suolo l’ex scuola. Con lei se ne va un pezzo di storia

L'area dell'ex Brustolon così come si presenta oggi
L’area dell’ex Brustolon così come si presenta oggi

Uno spazio vuoto, una spianata di terra, con gli ultimi segni di un passato scolastico che rimarrà tra i ricordi di generazioni di studenti.

Immagini dall’alto dell’area dopo la demolizione della scuola Brustolon

Così si presenta l’area che non troppo tempo fa vedeva lì situata la scuola media Brustolon, nel quartiere di Parè, a Conegliano.

Una presenza fissa, sicura, anche per coloro che non avevano frequentato quella scuola, ma sono soliti percorrere la strada che scorre lì di fronte.

Ora non c’è più nulla, o meglio, ci sono gli ultimi detriti di quell’edificio dove per anni ha risuonato la campanella, scandendo gli orari e le lezioni di tanti ragazzi che, ora, ricordano con nostalgia quell’edificio che per anni li ha accolti.

Un vuoto che verrà colmato con un nuovo edificio, più tecnologico, più moderno, così come ha ribadito in diverse occasioni l’amministrazione comunale che, già in passato, aveva chiarito come la struttura precedente non fosse più in linea con le normative vigenti e, di conseguenza, sistemarla sarebbe costato di più che abbatterla e ricostruirla.

Sistemazioni che, nel caso fossero state possibili, sarebbero andate in funzione antisismica e avrebbero previsto il rifacimento dell’assetto interno. L’operazione di abbattimento e ricostruzione ha invece richiesto un investimento di 10 milioni e 400 mila euro, per un cantiere che dovrà concludersi entro il 2026.

La demolizione ha preso il via a inizio giugno, attirando l’attenzione di passanti e residenti che, con lo smartphone o semplicemente con lo sguardo, hanno osservato i movimenti della ruspa abbattersi contro le mura dello stabile.

Prima c’è stato lo “sventramento” dello stabile, poi l’edificio è stato letteralmente raso al suolo per lasciare spazio a un’area vuota, pronta ad accogliere un nuovo capitolo urbano.

Ma forse, per molti, lo sguardo rimarrà rivolto al passato, allo stabile che, seppure non tecnologico come i tempi richiedono, è stato uno scrigno prezioso di attimi, pagine di vita, risate e schiamazzi di molte generazioni che, proprio lì, hanno trascorso numerose giornate nel corso delle quali sono cresciuti sotto diversi aspetti.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: a cura di Simone Masetto)
(Articolo, foto e video di proprietà di: Dplay Srl riproduzione riservata)
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