La risposta all’interpellanza presentata ad aprile dal gruppo di minoranza “Libertà civica e popolare-Conegliano al centro” è giunta lunedì 2 maggio: il gruppo consiliare, infatti, aveva inviato al Comune un documento nel quale interrogavano l’amministrazione sui passaggi che avevano portato all’annuncio dello spostamento dell’Agenzia delle Entrate a Vittorio Veneto e le ragioni che avevano condotto a una mancata individuazione di un immobile disponibile nel coneglianese (vedi articolo).
Nella sua risposta (diffusa sui social dal consigliere di minoranza Filippo Secolo) il sindaco Fabio Chies ha riferito di aver ricevuto un primo contatto dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 22 settembre, per la richiesta di “disponibilità di un immobile nella città di Conegliano, o Comuni limitrofi, da adibire a Ufficio territoriale”, con una superficie lorda compresa tra 614 e 729 metri quadrati e una superficie da impiegare come archivio pari a circa 200 metri quadrati.
Successivamente, il 30 settembre 2021, il Comune di Conegliano ha risposto alla missiva dell’Agenzia delle Entrate, comunicando che “a seguito della valutazione del patrimonio immobiliare disponibile in tal periodo”, era emersa l’assenza di un edificio in grado di soddisfare le caratteristiche richieste.
Di conseguenza, il 24 marzo di quest’anno l’Agenzia delle Entrate avrebbe comunicato al Comune la scelta di spostarsi a Vittorio Veneto, secondo il resoconto fatto dal primo cittadino.
“Il Comune di Conegliano, nel periodo in cui è pervenuta la richiesta da parte dell’Agenzia delle Entrate, non disponeva di immobili liberi – ha scritto Fabio Chies – o comunque liberi fino a dicembre 2022, con le caratteristiche richieste”.
Il primo cittadino ha specificato che l’Ufficio territoriale attualmente sorge in un edificio di proprietà di una società privata, con contratto di locazione con scadenza fissata al 29 dicembre di quest’anno, senza possibilità di rinnovo del contratto.
In merito a un confronto con le associazioni di categoria sulla tematica, Chies ha riferito che ciò non è stato possibile “sia per i tempi ristretti assegnati per il riscontro al possesso di immobili e alla successiva mancata comunicazione preventiva dello spostamento della sede, avvenuta senza coinvolgere l’Ente, neppure a titolo informativo”.
Chies ha poi ribadito che l’amministrazione ha subito “intrapreso ogni possibile forma di contatto e sollecito con la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, invitando la stessa a un confronto e alla rivisitazione delle scelte comunicate”, per evitare la chiusura o almeno per “garantire la presenza di uno sportello fisico nel Comune di Conegliano”.
Di fronte a tali parole, il consigliere Filippo Secolo ha espresso un commento in merito all’intera vicenda, in rappresentanza del suo gruppo: “Auspichiamo che l’amministrazione possa presto avviare un dibattito con le parti interessate, al fine di trovare una soluzione adeguata e soddisfacente (incluso il mantenimento di uno sportello fisico a Conegliano)”.
“Per quanto riguarda poi la comunicazione con le associazioni rappresentative di categoria e i sindacati dei lavoratori, – ha proseguito – riteniamo che l’amministrazione, dal suo insediamento alla data del 24 marzo 2022 (pec dell’Agenzia delle Entrate), avrebbe potuto adoperarsi per un loro effettivo coinvolgimento”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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