Mercati, valorizzazioni e prospettive di uno dei prodotti simbolo della Marca Trevigiana: il Prosecco. È su questi temi, e sulle strategie dei tre consorzi di tutela, che si è basato il convegno che si è tenuto ieri sera a Villa Giovannina di Villorba. La tavola rotonda è stata organizzata da Cia – agricoltori italiani di Treviso e hanno partecipato Franco Adami, presidente del Consorzio del Conegliano e Valdobbiadene Prosecco Docg, Giancarlo Guidolin, presidente della Doc e Michele Noal a capo del consorzio di tutela Vini Asolo Montello.
Tra i relatori anche Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia agricoltori e la direttrice trevigiana dell’associazione di categoria Marisa Fedato. Assente, per motivi di salute, ma in videochiamata il presidente di Cia Treviso Salvatore Feletti. Il convegno è stato aperto da una relazione tecnica di Domenico Mastrogiovanni, responsabile nazionale settore vitivinicolo Cia Agricoltori Italiani.
“In questa tavola rotonda hanno partecipato tutte e tre le denominazioni della Marca – spiega Giuseppe Facchin, Responsabile del settore vitivinicolo di Cia Veneto – Questo è un appuntamento che Cia ormai propone da più di dieci anni, sempre nei primi giorni di agosto e non casualmente, perché ognuna delle annualità che abbiamo vissuto ha sempre avuto delle novità. Quest’occasione serve per spiegare gli aggiornamenti propedeutici alla vendemmia, per informare e per divulgare quelle che sono le novità del settore”.
La serata è stata possibile grazie al supporto di Banca Prealpi SanBiagio e della Camera di Commercio di Treviso-Belluno Dolomiti.
Franco Adami: “Per il prosecco bene questa piovosità”
“Secondo me ci attende una buona vendemmia. Quando piove normalmente le uve che servono per fare vini spumanti sono nelle loro migliori condizioni – commenta Franco Adami – la pioggia di questa sera e di questi giorni è indispensabile perché abbiamo avuto temperature molto alte. I nostri produttori hanno bisogno di acidità, freschezza e aromi.
Per quanto riguarda il nostro consorzio siamo in fase di riflessione siamo più o meno con gli stessi dati dell’anno scorso e abbiamo bisogno di gestire il potenziale. Per questo motivo prenderemo un po’ della nostra uva e la metteremo in stoccaggio, guarderemo come va il mercato e in funzione di questo la libereremo nel momento adeguato”.
Michele Noal: “Facciamo capire al consumatore la fatica dietro al prodotto”
“L’inizio dell’annata non è stato facile, tutti sappiamo quanta piovosità c’è stata nei mesi di maggio e giugno, ma gli agricoltori e viticoltori grazie all’aiuto di tanti tecnici sono riusciti a salvare il prodotto – è il bilancio del presidente del consorzio vini Asolo Montello – Mi aspetto sicuramente una buona annata e una buona vendemmia di quantità e anche di qualità. Come Consorzio abbiamo un trend positivo, però anche qui vorrei ritornare ancora una volta a dire che mi piacerebbe tornare a parlare di qualità, di valore, di storicità dentro alla bottiglia. Dobbiamo impegnarci per far capire al consumatore che dentro ogni bottiglia c’è una storia, c’è una famiglia, ci sono dei valori che sono cosiddetti immateriali e quel valore immateriale sarebbe bello fosse riconosciuto”.
Giancarlo Guidolin: “Siamo alla ricerca di nuovi mercati”
“Ci attende una vendemmia sicuramente buona, l’andamento climatico ci permette oggi di avere alte temperature durante il giorno ma con una buona escursione termica durante la notte e questo permetterà di realizzare dell’ottimo Prosecco. – spiega il presidente della Doc – Il consorzio nel prossimo futuro continuerà sicuramente a lavorare sulla sostenibilità, ma continueremo anche a cercare nuovi mercati oltre che potenziare quelli attuali”.
Cristiano Fini: “Vino contesto complicato, ma il Prosecco tiene”
“Quello del vino è un contesto molto complicato, sicuramente i vini rossi stanno pagando un prezzo molto caro, ci sono però alcune denominazioni che riescono ad emergere – spiega il presidente nazionale di Cia – una di queste sicuramente riguarda Treviso, con il Prosecco che continua ad avere un ottimo andamento. I mercati sicuramente tengono creando un contesto molto virtuoso che fa crescere anche il territorio, Dobbiamo continuare nel ricercare l’unità tra consorzi e produttori, per offrire una remuneratività adeguata a quest’ultimi. Credo che il Prosecco sia la massima espressione dell’equa distribuzione lungo la filiera”.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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