Inizia la prossima settimana, indicativamente dal 10 settembre, la vendemmia del Prosecco, vino che nelle sue tre Denominazioni produce (dati 2023) oltre 735 milioni di bottiglie per un valore complessivo di 3,6 miliardi di euro e una quota di export del 42,2%, con un trend che ha visto crescere il Prosecco tra il 2018 e il 2023 del 29,9%, contro un calo del 30,1% del vino italiano in generale. Anche i primi dati del 2024 hanno evidenziato una crescita ulteriore delle vendite all’estero del 7,7%.
«Siamo ottimisti per questa annata che dovrebbe confermare elevati livelli di qualità per il Prosecco – dichiara Stefano Bottega, Presidente del Gruppo Vinicolo di Confindustria Veneto Est -. Abbiamo attraversato mesi caratterizzati da piogge persistenti e temperature più basse della media in maggio e giugno, mentre in luglio e in agosto ci sono registrate temperature molto alte. Complessivamente, le uve stanno maturando in modo equilibrato per cui le prospettive sono positive. Al tempo stesso, siamo consapevoli che il cambiamento climatico esiste e produce fenomeni che impattano sui vigneti, come le micro-frane in collina, le forti grandinate e precipitazioni spesso improvvise. Le alte temperature persistenti richiedono di rimodulare anche gli orari delle vendemmie sempre più anticipati al mattino. Dobbiamo elaborare strategie mirate per garantire produzione e qualità e tutela del territorio, che sono i fattori che hanno determinato il successo del Prosecco».
Proprio al Prosecco, lo scorso 18 luglio Confindustria Veneto Est, aveva dedicato a Treviso un incontro che ha visto la presenza e l’avvio di un percorso di condivisione tra i tre Consorzi espressione delle Denominazioni del Prosecco, con la presenza dei rispetti Presidenti eletti tutti recentemente: Franco Adami del Conegliano Valdobbiadene Docg, Giancarlo Guidolin del Prosecco Doc e Michele Noal dell’Asolo Docg. Per Stefano Bottega: «Da questo incontro è nata una comunione d’intenti tra i tre consorzi, nell’interesse dell’intero mondo Prosecco. La denominazione in senso esteso si rafforza infatti in Italia e nel mondo se le eccellenze dei territori con le loro peculiarità si uniscono in un gioco di squadra, sia nell’ambito della promozione che della comunicazione, soprattutto all’estero».
E aggiunge: «In questi giorni il Consorzio Conegliano Valdobbiadene è sponsor della Mostra del Cinema di Venezia. Si tratta di un investimento importante che contribuisce ad elevare anche a livello internazionale il prestigio del Prosecco e anche delle colline della Sinistra Piave, Patrimonio Unesco, valorizzate nel corso del festival veneziano. Un esempio tra prodotto e territorio che sempre più andrà a caratterizzare il vino e gli altri prodotti alcoolici e che potrebbe essere di esempio anche per altri ambiti di produzione vinicola in Veneto. Proprio il Prosecco, come ha rilevato un recente studio di Mediobanca, ha avuto un impatto significativo su tutta la comunità in cui è presente, in termini di crescita economica, del lavoro, delle imprese, ad esempio di quelle turistiche nell’area Unesco. È quindi un asset fondamentale per il presente e per il futuro, da promuovere e continuare a valorizzare al meglio».
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Confindustria Veneto Est)
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