Al via, all’ospedale di Conegliano, l’ambulatorio dedicato alla diagnosi e alla cura delle cefalee. E’ stato attivato nell’ambito dell’unità operativa di Neurologia, con l’obiettivo di una presa in carico integrata e continuativa nel tempo dei pazienti affetti da questa patologia.
“Coloro che, a seguito di visita neurologica, risulteranno affetti da cefalea primaria – spiega la dottoressa Marianna Fortunato, direttore dell’unità operativa di Neurologia – saranno presi in carico nell’ambito del nuovo ambulatorio dedicato, seguito dal dottor Fuccaro: inizialmente saranno sottoposti a una serie di accertamenti in modo da poter giungere ad una diagnosi precisa e procedere alla prescrizione di una terapia personalizzata. Il paziente sarà, inoltre, seguito nel tempo dallo specialista, con controlli periodici”.
“Quello che viene comunemente definito mal di testa – ricorda Fortunato – è uno dei sintomi dolorosi più frequenti: si stima che circa il 99% delle donne e il 93% degli uomini ne soffrano almeno una volta nella vita”.
Le cefalee si classificano in primarie e secondarie. Quelle primarie, i cui pazienti saranno seguiti dall’ambulatorio dedicato del Santa Maria dei Battuti, rappresentano una vera e propria malattia del sistema nervoso centrale. Le forme più frequenti di cefalea primaria sono: l’emicrania, la cefalea tensiva e quella a grappolo. L’emicrania, da sola, ha una prevalenza del 14% circa della popolazione generale e affligge più comunemente il sesso femminile. Le cefalee secondarie sono, invece, molto meno comuni e sono associate a patologie gravi; in questo caso la cefalea è un sintomo di esordio di una malattia.
“La cefalea si può presentare in modo molto variabile sia in termini di frequenza, intensità, gravità e sintomi associati – ricorda Fortunato -. E’ quindi indispensabile che il neurologo faccia un corretto inquadramento clinico-diagnostico per individuare se il paziente è affetto da cefalea primaria o secondaria. Il compito del neurologo non si esaurisce, però, nell’escludere le cefalee pericolose: lo specialista deve, infatti, anche eseguire una corretta diagnosi delle varie forme di cefalea primaria in quanto l’ approccio terapeutico differisce”.
“Le cefalee primarie – ricorda il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi – rappresentano a tutti gli effetti delle patologie croniche, che possono avere un elevato impatto sulla salute del paziente ed essere causa di severa disabilità. La terapia è specifica ma deve essere individualizzata. La gestione di tali problematiche necessita quindi di una adeguata presa in carico da parte dello specialista neurologo, al fine di organizzare il più corretto percorso di cura e di sostegno per il paziente: di qui la decisione di attivare un Ambulatorio dedicato che si occuperà esclusivamente della presa in carico di questi pazienti”.
(Fonte: Ulss 2).
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